Venerdì 19 Aprile 2024

Basket, Supercoppa: la Virtus batte Milano 72-64 dopo un supplementare e va in finale

I bianconeri domani sera affronteranno Sassari

Virtus Segafredo vs. Olimpia Milano

Virtus Segafredo vs. Olimpia Milano

Brescia, 28 settembre 2022 – La Virtus Segafredo Bologna vince l’ennesimo atto dell’eterna sfida con l’Armani AX Milano battendo i meneghini 72-64 dopo un supplementare e si guadagna la possibilità, domani in finale contro Sassari (palla a due alle 20.45 con diretta su Eleven Sports, Eurosport 2 e sul canale DMAX del digitale terrestre) di difendere il titolo di vincitrice della Supercoppa conquistato un anno fa. In una serata in cui non sono di certo passate inosservate le assenze eccellenti su entrambe le sponde, i bianconeri hanno avuto la forza mentale di resistere alla spallata assestata nella seconda frazione da Milano, volata fino al +12 e, dopo la pausa di metà gara, quando il match ha preso quota, di erodere tutto il vantaggio ai biancorossi grazie alla prestazione maiuscola di Semi Ojeleye (17 punti e 9 rimbalzi) e di Isaiah Cordinier (12 punti), salito in cattedra nel quarto quarto. Guizzi che non sono però bastati a garantire la vittoria nei tempi regolamentari a Bologna, perché Milano, a fil di sirena, ha pareggiato i conti dalla linea della carità con Billy Baron che ha addirittura sbagliato il libero del probabile successo milanese. Nei supplementari la spia della riserva delle energie rimaste all’Armani si è accesa e la Segafredo ne ha approfittato per mettere le mani sulla vittoria con gli ultimi guizzi di Ojeleye e dei più che positivi Bako e Lundberg.

La gara

È a dir poco avaro di emozioni il primo quarto di gara, nel quale le polveri sono bagnate su entrambi i fronti (4/15 al tiro per Bologna e 5/13 per Milano) e fioccano le palle perse (6 a testa). A spuntarla al suono della prima sirena è l’Armani, avanti 12-8 grazie soprattutto alle stilettate dall’arco di Devon Hall. L’americano dell’Olimpia scioglie le briglie e si scatena piazzando altre due triple in avvio di seconda frazione e lanciando il tentativo di fuga dei meneghini che arrivano al +12 al culmine di un break di 12-0 (20-8). Quando però l’intensità biancorossa cala e i titolari lasciano spazio ai cambi, la Virtus ne approfitta per riportarsi in partita spinta dai primi guizzi di Belinelli e Ojeleye. La rimonta felsinea arriva fino al -2 (24-22) e viene interrotta dai liberi di Mitrou-Long che griffa il 26-22 in favore dell’Olimpia a metà gara. Anche dopo la pausa lunga è sempre Hall a reggere i fili dell’attacco di Milano, che allunga l’elastico del vantaggio fino al nuovo +9 con altri 5 punti dell’ex Bamberg (31-22). Pur nelle difficoltà soprattutto sul fronte offensivo, la Virtus ha comunque la forza di attutire l’ennesima onda d’urto e, ripartire con slancio: il risultato è un 12-0 di parziale bianconero che vale addirittura il sorpasso di Cordinier in lunetta (34-36). Il francese sale rapidamente di colpi e, dopo un terzo quarto chiuso di un soffio avanti da Milano (38-36), si prende la scena nella quarta frazione, trascinando le “Vu nere” con il suo atletismo fino al +6 che costringe Messina a rifugiarsi in un timeout (43-49). L’inerzia del match sembra girare a favore degli uomini di Scariolo ma il finale di gara è degno di uno dei migliori film thriller: nonostante un tecnico a Messina, infatti, l’Olimpia riesce a restare aggrappata al match e, dopo aver approfittato di un errore in lunetta di Lundberg nei secondi finali e di un tecnico fischiato nell’ultima azione a Scariolo, pareggia i conti con Baron che fa cinque punti ravvicinati ma sbaglia il libero del probabile successo milanese mandando il match all’overtime. La Virtus reagisce con grinta e carattere, affidandosi ai muscoli e all’atletismo di Ojeleye e Bako per iniziare il supplementare con il piede giusto. La ciliegina sulla torta è la tripla di Lundberg che vale il +9 bianconero al culmine di un break di 9-0 che di fatto chiude i conti perché Milano non ne ha più e alza bandiera bianca.