Mercoledì 24 Aprile 2024

NBA, Timberwolves ai playoff. Sixers terzi ad Est. Westbrook e Fultz nella storia

I risultati delle partite NBA giocate nella notte

Russell Westbrook (LaPresse)

Russell Westbrook (LaPresse)

Minneapolis (Stati Uniti), 12 aprile 2018 – Alla fine sono stati i Minnesota Timberwolves ad avere la meglio sui Denver Nuggets nella corsa all’ultimo posto dei playoff della Western Conference: i T-Wolves si sono infatti aggiudicati il vero e proprio spareggio giocato nell’ultima gara della regular season NBA vincendo 112-106 contro Nuggets dopo un tempo supplementare. A farla da padrone nel match è stato l’equilibrio - figlio forse anche della tensione per il peso della posta in palio -  che ha regnato sovrano fino a quando Jimmy Butler (miglior realizzatore dei suoi con 31 punti) e Andrew Wiggins hanno preso in mano la situazione e hanno segnato i canestri che negli ultimi 40” hanno consegnato il successo a Minnesota. Oltre a Butler e Wiggins però è stato determinante sotto i tabelloni anche Karl-Anthony Towns che ha concluso la sua ennesima “serata in ufficio” con 26 punti e 14 rimbalzi. Ai Nuggets invece non sono bastati i 35 punti e 10 rimbalzi di Nikola Jokic e i 24 punti di Will Burton. Difficilmente dimenticherà questa nottata anche Russell Westbrook che, portando a casa 20 rimbalzi e 19 assist, ha sì dato un contributo importante per trascinare i suoi Oklahoma City Thunder al netto successo contro i Memphis Grizzlies – un 137-123 ispirato anche dalla prova realizzativa monumentale di Paul George (40 punti) – ma soprattutto è riuscito a chiudere la s econda stagione consecutiva con la tripla doppia di media, una cosa mai accaduta nella storia della NBA. Nonostante il successo dei Thunder, però, la terza piazza dell’Ovest è rimasta ai Portland Trail Blazers che, dopo quattro sconfitte, è tornata a ruggire sconfiggendo 102-93 gli Utah Jazz grazie ai 36 punti e 10 assist di Damian Lillard. Infine, il sesto posto della Conference è andato ai New Orleans Pelicans che, guidati dall’asse composto da Rajon Rondo (19 punti e 14 assist) e Nikola Mirotic (21 punti e 15 rimbalzi), hanno vinto 122-98 lo spareggio con i San Antonio Spurs. Ininfluente, ma pur sempre clamorosa, è stata poi la caduta degli Houston Rockets che hanno lasciato a riposo le stelle Paul e Harden e hanno pagato dazio in casa dei sacramento Kings che hanno vinto 96-83: sugli scudi Willie Cauley-Stein con 22 punti e 11 rimbalzi. Ad Est invece il traguardo più ambito era la terza posizione che è finita nelle mani degli inarrestabili Philadelphia 76ers, i quali  hanno travolto con un severissimo 130-95 i Milwaukee Bucks cogliendo il sedicesimo sigillo consecutivo. I Bucks hanno pagato la serataccia al tiro di Antetokounmpo (10 punti e 5/14 dal campo), mentre i Sicxers sono stati spinti dall’ottimo contributo fornito dalla panchina guidata da Anderson (25 punti). Ennesima grande serata anche per Marco Belinelli che è partito in quintetto e ha collezionato 13 punti, mentre Markelle Fultz è diventato il più giovane giocatore della storia NBA ad aver messo a segno una tripla doppia. Anche in caso di sconfitta però i Sixers avrebbero conquistato la posizione perché i Cleveland Cavaliers sono stati sconfitti 110-98 alla Quicken Loans Arena dai New York Knicks che a fine serata hanno licenziato coach Jeff Hornaceck. A chiudere il quadro di una nottata in cui si sono giocate ben 12 partite, sono arrivare poi le vittorie di Boston Celtics (110-97 contro i Nets), Detroit Pistons (119-87 contro i Chicago Bulls), Miami Heat (che hanno superato la capolista Toronto 116-109), Orlando Magic (101-92 contro i Washington Wizards) e quella dei Lakers che hanno vinto 115-100 il derby di Los Angeles contro i Clippers, orfani di danilo Gallinari. MATTEO AIROLDI