Mercoledì 24 Aprile 2024

NBA, i Thunder strapazzano i Warriors. James vince nella sua Cleveland. Spurs ko

I risultati delle gare NBA giocate nella notte

LeBron James (LaPresse)

LeBron James (LaPresse)

Los Angeles (Stati Uniti), 22 novembre 2018 – Per la prima volta dall’inizio della stagione, anche in previsione della pausa del “Giorno del Ringraziamento” che è oggi, la NBA ha messo in calendario ben 13 gare. Ovviamente, con una nottata così ricca di appuntamenti, non sono mancati i risultati a sorpresa: il colpo di scena più clamoroso, ad Ovest, è stato senza dubbio il travolgente successo ottenuto alla Oracle Arena dagli Oklahoma City Thunder che, nonostante gli infortuni a partita in corso di Diallo, Ferguson e Noel, hanno spazzato via i Golden State Warriors con un 123-95 che ammette ben poche repliche: trascinati dal miglior Schroder della stagione (32 punti), da Paul George (25 punti, 9 rimbalzi e 5 assist) e dalla prima tripla doppia in regular season di Westbrook (11 punti, 11 rimbalzi e 13 rimbalzi), OKC ha dominato dall’inizio alla fine acuendo ancor di più la crisi dei californiani che aspettano più che mai trepidanti il ritorno in campo di Steph Curry per provare a dare una sterzata alla stagione ad uscire dalle sabbie mobili. La crisi di inizio stagione l’hanno invece oramai messa alle spalle gli Houston Rockets che stanotte hanno vinto 126-124 il primo dei due scontri ravvicinati con i Detroit Pistons: mattatore assoluto della gara è stato il “solito” James Harden che si è letteralmente scatenato mandando a bersaglio ben 43 punti con 10/20 dal campo. I texani hanno a lungo comandato ritmi e punteggi portandosi a +14 a 5’30 dalla fine (113-99) e quando sembravano ad un passo dal successo si è svegliato Blake Griffin che con una raffica di 5 triple ha riportato in carreggiata i Pistons a cui però è mancato il colpo del sorpasso definitivo. Nottata a dir poco ricca di emozioni per LeBron James, tornato per la prima volta in stagione da avversario a Cleveland: il “Re” non si è però fatto prendere la mano dalle emozioni che genera un’accoglienza da eroe come quella ricevuta e, grazie ad un bottino di 32 punti, 14 rimbalzi e 7 assist, ha portato i suoi Lakers alla sesta vittoria nelle ultime sette gare. I Cavs infatti sono riusciti per quasi tutto il match a stare in partita ma alla fine sono stati piegati 109-105. In campo stanotte c’erano però anche i San Antonio Spurs di Marco Belinelli (1 punto per l’azzurro) che hanno incassato un beffardo ko perdendo 104-103 contro i Memphis Grizzlies di un maestoso Mike Conley (30 punti) e di Marc Gasol che ha siglato i liberi decisivi a 0.7” dalla fine. Ad Est è arrivato il terzo stop consecutivo dei Boston Celtics che, nonostante i 22 punti e 13 assist di Kyrie Irving, sono stati battuti in casa dai New York Knicks (117-109) che hanno preso il largo nel primo tempo (65-49) spinti da Burke (29 punti) e Hardaway (21 punti) e poi hanno gestito ritmi e punteggi portando a casa la vittoria. C’è invece il marchio del tridente composto da Siakam (22 punti), Valanciunas (24 punti e 14 rimbalzi) e Lowry (21 punti, 17 assist e 14 rimbalzi), nell’agevole vittoria dei Toronto Raptors che, pur avendo lasciato a riposo Leonard, hanno sbancato Aylanta battendo gli Hawks 124-108. Tutto estremamente facile anche per i Milwaukee Bucks che hanno inflitto un umiliante 143-100 ai Portland Trail Blazers facendosi ispirare da Giannis Antetokounmpo, arrivato ad un passo dalla tripla doppia (33 punti, 16 rimbalzi e 9 assist). Un bottino analogo lo ha portato a casa un sempre più dominante Joel Embiid (31 punti e 19 rimbalzi) che ha stravinto la sfida nella sfida con Anthony Davis (che ha sbagliato il libero del pareggio allo scadere) e ha aiutato i Philadelphia a piegare 121-120 i New Orleans Pelicans. Infine sono arrivate anche le vittorie di Charlotte Hornets (127-109 contro gli Indiana Pacers), Denver Nuggets (103-101 contro i Minnesota Timberwolves), Chicago Bulls (124-116 contro i Phoenix Suns), Dallas Mavericks (119-113 contro i Brooklyn Nets) e Sacramento Kings (119-110 contro gli Utah Jazz).

MATTEO AIROLDI