NBA risultati, i Thunder passeggiano sui Cavs. Houston ferma striscia positiva Warriors

I risultati delle gare NBA giocate nella notte

James Harden (LaPresse)

James Harden (LaPresse)

Cleveland (Stati Uniti), 21 gennaio 2018 – Alla Quicken Loans Arena era già tutti apparecchiato tutto per festeggiare in grande stile il raggiungimento di quota 30.000 punti da parte di LeBron James (obbiettivo raggiunto con i 18 mandati a referto nella gara) e invece la serata si è trasformata nell’ennesima serata da incubo dei Cleveland Cavaliers che hanno incominciato il 2018 con sei sconfitte nei nove incontri disputati in gennaio: i Thunder padroni di casa, infatti, trascinati dal loro poker d’assi composto da Paul George (36 punti), Carmelo Anthony (29 punti e 10 rimbalzi), Steven Adams (25 punti e 10 rimbalzi) e Russell Westbrook (23 punti, 20 assist e 9 rimbalzi), hanno letteralmente umiliato i Cavaliers, travolgendoli con un eloquente 148-124 (settimo ko nelle ultime dieci gare per LeBron e soci) e mettendo a nudo tutte le loro carenze strutturali (l’assenza di un pivot dominante sotto canestro) e difensive. La pratica era già sostanzialmente chiusa dopo i primi 12 minuti in cui i Thunder hanno passeggiato sulle macerie della difesa di Cleveland, stabilendo il loro nuovo record stagionale di punti segnati in un quarto (43). Terminata la prima frazione a – 19 (43-24), non c’è poi stato più nulla da fare per i Cavs che nel corso del match hanno persino toccato il – 29 in più occasioni senza mai riuscire a creare grattacapi alla difesa di OKC. Se Atene piange, Sparta – anzi Golden State, in questo caso – di certo non ride perché i Warriors hanno visto interrompersi la loro striscia positiva dopo 14 vittorie esterne consecutive a Houston, dove i Rockets, sospinti da Chris Paul (33 punti, 11 rimbalzi e 7 assist) e James Harden (22 punti e 8 assist). Il solco decisivo i texani lo hanno scavato nel primo quarto in cui hanno piazzato un notevole 40-28 che ha permesso loro di gestire poi il vantaggio sfruttando anche la serataccia al tiro da fuori di Curry (19 punti con 5/15 da tre) e Thompson (8 punti con 3/11 dal campo). Una brusca frenata dopo due successi l’hanno data anche gli Atlanta Hawks di un Marco Belinelli non certo in serata, come dimostrano i soli 6 punti siglati in 26 minuti giocati dall’azzurro che ha tirato con 3/10 dal campo, i quali in casa sono stati battuti 113-97 dai Chicago Bulls che hanno preso il controllo della gara con un tramortente 20-7 assestato nei primi 7 minuti e poi si sono limitati a tenere a bada Atlanta approfittando della sua prestazione a dir poco negativa nel tiro da oltre l’arco dei tre punti (11/48). Dopo sei vittorie di fila si è fermata invece la corsa dei Los Angeles Clippers che hanno perso 125-113 contro i Jazz dell’insolita accoppiata composta da Mitchell (23 punti) e dall’ex Barcellona Joe Ingles (21 punti). Ai californiani non è quindi bastata per ribaltare la situazione, complicata sin dalle prime battute, neppure l’ennesima grande prova di Lou Williams (31 punti). Sempre ad Ovest invece consolidano la quarta piazza i Minnesota Timberwolves che – aiutati dalle prove sopra le righe di Wiggins (29 punti) e Towns (22 punti e 10 rimbalzi) hanno superato in volata con un risicato 115-109 i Toronto Raptors di un immarcabile Lowry (40 punti). Infine chiudono il quadro delle gare della notte, i successi di New Orleans (111-104 contro Menphis), Miami (106-105 contro Charlotte grazie ai liberi finali di Olynyk), Philadelphia (116-94 contro Milwaukee) e Portland (117-108 contro Dallas).