Coronavirus, Nba verso le porte chiuse. Lebron James: "Impossibile, non giocherò"

Il fenomeno dei Los Angeles Lakers non ha preso affatto bene l'ipotesi che l'Nba vieti l'ingresso negli impianti ai tifosi, a causa dell'allarme Coronavirus

Lebron James

Lebron James

Milano, 7 marzo 2020 - La Nba a porte chiuse? E' una delle ipotesi contenute nella nota che la Lega americana di pallacanestro ha inoltrato alle 30 franchigie. Anche gli Stati Uniti stanno iniziando a fare i conti con l'emergenza Coronavirus e di conseguenza, lo sport e in particolare il basket devono adeguarsi alla situazione. Diverse le direttive che presto saranno imposte alle squadre, specie a livello di controlli, che riguarderanno un po' tutti: dai giocatori agli staff tecnici e medici, passando per arbitri e in generale per qualsiasi persona che sta dietro all'organizzazione di una gara. Misure necessarie per cercare di contenere il contagio e allo stesso tempo per permettere allo show di andare avanti. 

Lebron non ci sta

Si va inoltre verso la chiusura degli impianti nei confronti del pubblico. Uno scenario che non sembra convincere per niente Lebron James, il giocatore di riferimento dell'intera Nba. "Impossibile. Non scenderei in campo - ha dichiarato il fenomeno dei Los Angeles Lakers - Io gioco per i miei compagni e per i tifosi sugli spalti. Se arrivassi al palazzo e non ci fossero? Possono fare quello che vogliono: non giocherò”. Una presa di posizione forte da parte dell'ex Miami Heat e Cleveland Cavaliers, a cui si è aggiunta anche quella di un'altra stella come Kemba Walker. "Sarebbe terribile, oltre che noioso. Potrebbero cancellare le partite - ha sottolineato il play/guardia dei Boston Celtics - Ma la cosa diventa sempre più seria”.