LeBron James (LaPresse)
Cleveland (Stati Uniti), 19 aprile 2018 – E’ oramai assodato e inconfutabile che, quando i Cleveland Cavaliers si trovano sul punto di capitolare, a tirarli fuori dalle sabbie mobili ci pensa sempre sua maestà LeBron James. Così è stato anche questa volta, dopo la pesante sconfitta – nei numeri e nella sostanza – patita contro gli Indiana Pacers nel match d’esordio dei playoff NBA. In gara 2, stanotte, la musica è senza dubbio cambiata e la risposta di “King James” è stata straripante: il fuoriclasse nativo di Akron ha chiuso con 46 punti e 12 rimbalzi che hanno aiutato e non poco i Cavaliers a piegare di misura (100-97) gli Indiana Pacers che, dopo essere partiti con un -15 al termine del primo quarto, hanno trovato la forza di risalire la corrente facendosi aiutare dai 56 punti del trio Oladipo-Collison-Turner. Nei 12 minuti finali poi Indiana ha persino avuto nelle mani il tiro del pareggio, ma gli dei del basket hanno voltato le spalle a Victor Oladipo sul più bello salvando i Cavs. In perfetto equilibrio è tornata anche la serie tra gli Oklahoma City Thunder e gli Utah Jazz che hanno portato a casa il secondo atto vincendo 102-95 alla Chesapeake Arena. Un successo propiziato dall’ennesima prestazione da veterano del giovanissimo Donovan Mitchell che, sul -7 a fine terzo quarto, si è caricato i suoi Jazz sulle spalle e li ha condotti dritti verso la vittoria siglando nei 12 minuti finali 13 dei suoi 28 punti totali. Nelle file di Utah però è stato a dir poco prezioso anche il lavoro svolto da Ricky Rubio, autore di 22 punti e 9 assist ma soprattutto del canestro del definitivo sorpasso dei suoi, e quello sotto i tabelloni di Derrick Favors (20 punti e 16 rimbalzi) e Rudy Gobert (13 punti e 15 rimbalzi). Dall’altra parte invece non è bastato un Russell Westbrook in grado di arrivare ancora una volta ad un passo dalla tripla doppia (19 punti, 13 assist e 9 rimbalzi) pur tirando con 7/19 dal campo. Infine, come ci si aspettava, è stato tutto molto più semplice per gli Houston Rockets che si sono portati sul 2-0 nella serie contro i Minnesota Timberwolves sconfiggendoli 102-82: dopo essere partiti con il freno a mano tirato, i texani hanno risposto piazzando un 37-17 di parziale nel secondo quarto che ha indirizzato le sorti di un match dominato dalle giocate di Chris Paul che ha portato a casa 27 punti e 8 assist, non facendo pesare la serata storta di James Harden che ha a lungo litigato con il ferro mandando a bersaglio soltanto 12 punti con un disastroso 2/18 dal campo (1/10 da tre per lui).