Giovedì 25 Aprile 2024

Playoff NBA, il cuore dei Warriors non fa sconti. Sconfitti gli Houston Rockets

I californiani hanno surclassato 115-86 i texani portando la serie a gara 7

Curry e Thompson (LaPresse)

Curry e Thompson (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 27 maggio 2018 – Le grandi squadre vengono fuori nei momenti di maggiore difficoltà, quelli in cui il baratro sembra ad un passo e l’unica ancora di salvezza è la vittoria. In questa categoria, almeno per quanto concerne l’universo NBA, possono senza alcun dubbio essere inseriti i Golden State Warriors che la scorsa notte hanno fatto il loro ennesimo capolavoro sconfiggendo in rimonta gli Houston Rockets con un pesantissimo 115-86 e portando la serie alla “bella” che si giocherà a Houston. Un successo costruito attorno ad una difesa che nella seconda metà di gara è salita di colpi concedendo soltanto 25 punti ai texani e ispirando un attacco trainato dalle magie degli ‘Splash Brothers’ Klay Thompson (35 punti con 9/14 da tre) e Steph Curry (29 punti) che hanno saputo riscattare un primo tempo giocato con le marce basse. Dall’altra parte, l’assenza di Chris Paul (in forse anche per gara 7) è costata e non poco ai Rockets visto che il pur eccellente fatturato offensivo di James Harden (32 punti), Eric Gordon (19 punti) e Trevor Ariza ha soltanto creato qualche apprensione di troppo ai campioni in carica ma non ha portato al successo. Transizione fulminea e tiro da tre sono i capisaldi attorno a cui i Rockets hanno costruito il loro piano partita cercando di speculare sulla comprensibile tensione che attanagliava i Warriors. Una strategia che ha pagato buoni dividendi almeno in un primo quarto in cui Gordon, Ariza e Harden (14 punti nei 12 minuti iniziali) hanno colpito a ripetizione da oltre l’arco il canestro dei Warriors (8/12 da tre iniziale per i texani) costruendo un vantaggio biancorosso di 17 lunghezze (39-22). Con il passare dei minuti però Golden State è riuscita sciogliere le briglie e, spinta dai guizzi di un Kevin Durant a tratti incontenibile (23 punti) è risalita fino al -5 (50-45) prima di subire alcuni canestri di Harden e Gordon che hanno riportato l’asticella del vantaggio a quota 10 punti all’intervallo lungo (61-51). Come spesso accaduto anche in questa serie però, i Warriors sono riusciti a fare la differenza in una terza frazione cominciata con un break di 12-0 propiziato dalle triple di Klay Thompson. Il parziale si è poi allargato fino al 33-16 che ha fatto scivolare i Rockets a -7 al suono della terza sirena (84-77). Una spallata che ha minato le certezze dei Rockets che nel quarto conclusivo sono letteralmente crollati sotto i colpi di Curry e Durant riuscendo a segnare soltanto 9 punti e incassando un pesantissimo -29 finale.