Nba, dietrofront Lebron: "A porte chiuse? Vanno accettate le decisioni"

Dopo aver espresso la propria intenzione di non giocare nel caso di un divieto di ingresso verso i tifosi, la stella dei Los Angeles Lakers è tornata sui suoi passi

Lebron James

Lebron James

Milano, 10 marzo 2020 - Solo qualche giorno fa, Lebron James si era detto assolutamente contrario all'ipotesi porte chiuse per quanto riguarda le partite Nba. Uno scenario profilato dalla stessa Lega, che ha già preso delle misure precise per contrastare la diffusione del Coronavirus. L'ultima è il divieto nei confronti dei media di entrare negli spogliatoi e nei campi di allenamento, con le interviste che possono essere effettuate solo in aree riservate e mantenendo una distanza fra giornalisti e giocatori di circa 2/2 metri e mezzo.

Proprio come successo prima dell'allenamento odierno dei Los Angeles Lakers, quando Lebron è tornato sulle parole espresse in merito alla possibilità di giocare in un impianto deserto. 

"Sarei deluso se dovessimo scendere in campo senza tifosi - ha sottolineato l'ex Cleveland Cavaliers - Bisogna ascoltare le persone che si stanno occupando di questa vicenda, seguendo le loro direttive. Sia io che i miei colleghi ci fidiamo delle decisioni che la Lega prende per la sicurezza di tutti. Se si arriverà a questo punto, giocherò". Insomma, un dietrofront importante da parte della stella più luminosa della Nba e che testimonia come sia le franchigie (che domani terranno una conference call assieme al commissioner Adam Silver per un aggiornamento della situazione) che i giocatori siano pronti davvero a prendere in considerazione l'idea delle porte chiuse.