Mercoledì 24 Aprile 2024

NBA, Golden State Warriors inarrestabili. Crisi Lakers, i Celtics piegano i Sixers

I risultati delle gare NBA giocate nella notte

Steph Curry (LaPresse)

Steph Curry (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti). 13 febbraio 2019 – I Golden State Warriors bicampioni NBA in carica sembrano proprio già entrati nella loro “modalità macchina da guerra” e lo hanno dimostrato per l’ennesima volta la scorsa notte cogliendo la nona vittoria nelle ultime dieci partite giocate: a cadere sotto i colpi dei californiani dopo una partita decisamente spigolosa sono stati gli Utah Jazz, sconfitti 115-108. La franchigia dello Utah ha a lungo provato a resistere all’urto provocato dalla forza degli Warriors affidandosi al faro Donovan Mitchell (25 punti), ma nel quarto finale le stilettate da oltre l’arco di Steph Curry (24 punti) e Klay Thompson (26 punti) e la fisicità di un ispirato Kevin Durant (28 punti) hanno fatto a differenza e spaccato in due la gara. Sempre in California c’è anche la franchigia più in crisi del momento: stiamo ovviamente parlando dei Los Angeles Lakers che, nonostante il rientro in pianta stabile di LeBron James non sono riusciti ad invertire un trend negativo (sette sconfitte nelle ultime dieci partite) che li ha portati fuori dalla ona playoff (l’ottavo posto dista dai gialloviola otto gare): stavolta a portare a casa lo scalpo dei californiani sono stati gli Atlanta Hawks che si sono imposti per 117-113: lo strappo decisivo i padroni di casa lo hanno dato tra il terzo e il quarto quarto quando Collins, Young (22 punti a testa) e Dedmon (12 punti) hanno siglato i canestri del +9 che ha spento le velleità dei Lakers ai quali non è bastata l’ennesima tripla doppia di James (28 punti, 16 assist e 11 rimbalzi). Adesso per, Luke Walton, il coach dei gialloviola che nei giorni scorsi ha ricevuto pesanti bordate anche dal vulcanico LaVar Ball, la situazione è piuttosto dura perché la sua panchina non pare poi così sicura.

Ad Est invece i fari erano puntati sulla supersfida del Wells Fargo Center dove si fronteggiavano i Philadelphia 76ers padroni di casa e i Boston Celtics, le due squadre da molti indicate come le possibili dominatrici del futuro della Eastern Conference ma non solo; a imporsi per 112-109, dopo una gara molto equilibrata, sono stati i biancoverdi che sono riusciti a sopperire alla pesante assenza di Kyrie Irving – messo ko da un lieve problema al ginocchio sinistro – trovando in Gordon Hayward (26 punti) l’arma perfetta per scardinare la difesa avversaria. Proprio l’ex Jazz ha chiuso i conti con la tripla del definitivo vantaggio che i Sixers non hanno saputo pareggiare a causa degli errori in lunetta di Butler nel finale. Vittoria all’ultimo respiro anche per i San Antonio Spurs di Marco Belinelli (11 punti) che hanno piegato all’ultimo respiro 108-107 i Memphis Grizzlies grazie ai canestri segnati nei momenti conclusivi da LaMarcus Aldridge (22 punti e 11 rimbalzi). Infine gli Orando Magic hanno travolto 118-98 i New Orleans Pelicans grazie a quattro giocatori del quintetto che hanno raggiunto almeno quota 20 punti (miglior realizzatore Nikola Vucevic con 25 punti e anche 17 rimbalzi).