NBA, Curry torna ma si rompe di nuovo. Boston ferma Portland, Aldridge stellare

I risultati delle partite NBA giocate nella notte

Steph Curry (LaPresse)

Steph Curry (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 24 marzo 2018 – Gli occhi di molti appassionati NBA e soprattutto dei supporter dei Golden State Warriors questa notte erano puntati sul ritorno in campo di Steph Curry, rimasto ai box per due settimane a causa di un problema alla caviglia. Un rientro che però non può certo dirsi fortunato: i californiani hanno infatti battuto 106-94 gli Atlanta Hawks rimontando il -8 dell’intervallo lungo, ma fuoriclasse nativo di Akron, dopo aver segnato 29 punti in 25 minuti e aver trascinato i suoi assieme a Nick Young (24 punti), è stato costretto nuovamente a lasciare il campo nel secondo tempo a causa di una distorsione al collaterale mediale del ginocchio sinistro, che si è procurato in un contrasto fortuito con Javale McGee. Un infortunio che, se confermato dalla risonanza a cui Curry si sottoporrà in queste ore, potrebbe anche costargli il resto della stagione creando non pochi problemi ai Warriors. Un concentrato di emozioni e spettacolo è andato invece in scena a San Antonio dove i San Antonio Spurs si sono ancora una volta aggrappati a LaMarcus Aldridge che non ha tradito le speranze dei suoi compagni e, mandando a bersaglio 45 punti e 9 rimbalzi, li ha guidati al successo sugli Utah Jazz per 124-120 dopo un supplementare. Preziosissimo però nell’overtime anche il contributo di Patty Mills che ha chiuso a quota 25 punti siglando alcuni canestri pesantissimi nell’overtime. Ai Jazz, che hanno incassato il secondo ko nelle ultime tre partite, non sono invece bastati i 35 punti di Mitchell. Dopo il passo falso contro i Rockets, i Portland Trail Blazers erano chiamati al riscatto ma in casa contro i Boston Celtics è arrivata un’altra sconfitta: i biancoverdi hanno infatti sbancato il Moda Center 105-100 nel segno di Marcus Morris, autore di 30 punti, e di Terry Rozier (16), che hanno ispirato il break decisivo di 38-23 piazzato da Boston nel quarto finale. Un ko che rischia di costare caro ai Blazers perché gli Oklahoma City Thunder hanno subito ripreso la loro marcia battendo 105-99 i Miami Heat facendosi trascinare dal solito Russell Westbrook, arrivato ad un soffio dalla tripla doppia (29 punti, 13 rimbalzi e 8 assist), e da uno Steven Adams insuperabile sotto i tabelloni (24 punti e 12 rimbalzi). Il successo sui Blazers non ha però scomposto i Toronto Raptors che in casa hanno ritrovato la via della vittoria battendo 116-112 i Brooklyn Nets: il colpo di reni vincente i canadesi – che ora sono a cinque successi dal matematico primato dell’Est – lo hanno dato nel quarto finale in cui, spinti da Kyle Lowry (25 punti, 12 assist e 10 rimbalzi), Jonas Valanciunas (23 punti e 8 rimbalzi) e DeMar DeRozan (21), hanno messo a segno un break di 32-21. Al settimo posto ad Ovest sono invece saliti i Minnesota Timberwolves che, sospinti dalle doppie doppie di Wiggins (17 punti e 11 rimbalzi) e Karl-Anthony Towns (24 punti e 13 rimbalzi), hanno superato in volata (108-104) i New York Knicks. Nei successi dei Cleveland Cavaliers c’è sempre il timbro di LeBron James che anche questa notte si è caricato la squadra sulle sue possenti spalle e ha segnato 27 punti – a cui ha aggiunto anche 9 assist e 6 rimbalzi – nel 120-95 con cui i Cavs hanno spazzato via i Phoenix Suns. Infine i 25 punti a testa di Jokic e Murray tengono vive le speranze playoff dei Denver Nuggets che hanno sbancato Washington 108-100, mentre – pur essendo privi di Antetokounmpo – i Milwaukee Bucks hanno vinto a Chicago 118-105.