Nba, Belinelli e la prima in maglia Philadelphia. Ecco com'è andata

Dopo la firma sul contratto, la guardia azzurra ha ammirato dalla panchina i suoi Sixers battere New York. "Un inizio positivo, ho sentito subito il cambiamento d'aria", racconta Belinelli

Marco Belinelli

Marco Belinelli

Milano, 13 febbraio 2018 - Prima la firma sul contratto fino al termine della stagione, poi la consegna della maglia numero 18. E' iniziata così la prima giornata a Philadelphia di Marco Belinelli, che ha dovuto rinunciare al 3 indossato da San Antonio in avanti. Quella casacca è sacra per i 76ers, essendo appartenuta niente meno che ad Allen Iverson, stella gloriosa della storia di Phila, che prima della partita con New York è andato a dare il proprio benvenuto al Beli, rimasto in panchina per tutta la gara. Nessun segnale d'allarme però, perché era impensabile che l'azzurro potesse essere lanciato nella mischia da coach Brett Brown senza neppure un allenamento sulle gambe con la nuova squadra.

"Un inizio positivo, ho sentito subito il cambiamento d'aria - sottolinea a fine gara la guardia da San Giovanni in Persiceto - Contro una buona franchigia come New York si è visto il movimento di palla, la voglia di giocare insieme e di vincere, soprattutto per restare fra le prime otto e fare una grande corsa per presentarci al meglio ai playoff". Ma come è stato accolto Belinelli? "I compagni sono molto felici del mio arrivo. Ho già avuto modo di salutarli prima della partita: si vede che mi conoscono e sanno cosa posso dare - chiosa il classe '86 - Sono molto contento di essere qua: adesso mi aspetta il primo allenamento e spero di essere pronto per la partita con Miami".

Già, perché contro gli Heat è previsto il debutto del nuovo numero 18 dei 76ers. Un'avventura, quella nella città dell'amore fraterno, che promette davvero bene. Belinelli si è unito infatti a un team giovane e pieno di entusiasmo, al quale potrà dare un sostanzioso contributo in uscita dalla panchina, sia in termini di punti che di esperienza.