Milano, 18 aprile 2019 - Le curve delle società italiane dicono no all'iniziativa avanzata dalla Legabasket e dalla FIP di far suonare le note della Marsigliese su tutti i parquet prima delle gare del fine settimana. L'idea, nata per manifestare la propria vicinanza al popolo parigino, colpito dall'incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame, è stata accolta tutt'altro che positivamente dal mondo ultras, che in queste ore hanno manifestato il loro dissenso. Lo faranno anche durante l'inno francese: gli "Eagles" di Cantù e la Curva Sud di Brindisi, ad esempio, hanno promesso di entrare nel palazzetto solo dopo la Marsigliese. Una contestazione naturalmente pacifica, così come quella dei sostenitori milanesi e bresciani, che si gireranno durante l'inno transalpino.
Indifferenza è la parola che accomuna la protesta degli ultras, che ha trovato sostegno nel deputato di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza. "Tutti siamo rimasti sconvolti dalla devastazione di Notre-Dame, simbolo della nostra civiltà cristiana ed europea. Eppure - afferma il politico - tra le tante reazioni di vicinanza e solidarietà, lascia francamente basiti la scelta della Legabasket di far suonare prima del prossimo turno di serie A, B e B2 l’inno nazionale francese al posto di quello italiano. Questa decisione rischia di trasformare la doverosa vicinanza al popolo francese nell’ennesimo atto di sudditanza e di provincialismo nostrano”.