Milano, 28 gennaio 2020 - Sono ore difficili queste per l’intero mondo sportivo. La scomparsa di Kobe Bryant e degli altri passeggeri dell’elicottero precipitato (fra i quali anche la figlia 13enne Gianna Maria) ha scioccato tutti. Lo sconvolgimento generale è tangibile dando ad esempio uno sguardo ai social, specie su Twitter, dove l’hashtag #Bryant è primo in tendenza nel mondo. Milioni i messaggi di affetto e di ricordo nei confronti del Black Mamba. Ovviamente non poteva mancare quello di Lebron James, colui che a Los Angeles, sponda Lakers, viene considerato l'erede del 24.
"Non sono pronto, ma eccomi qui - ha scritto l'ex Miami e Cleveland sul proprio account Instagram - Amico, sono seduto qui e cerco di scrivere qualcosa in questo post, ma ogni volta inizio a piangere pensando a te, a GiGi e all’amicizia/legame/fratellanza che abbiamo avuto. Avevo sentito la tua voce domenica mattina prima di lasciare Philly per tornare a LA. Non avrei mai pensato che sarebbe stata l’ultima volta. Il mio cuore è spezzato, sono devastato fratello mio. Amico, ti amo fratellone. Il mio cuore va a Vanessa e alle ragazze. Ti ho promesso che avrei proseguito la tua eredità amico. Significa molto per noi qui, in particolare per la #LakerNation ed è mia precisa responsabilità caricarmi questa merda sulla schiena e andare avanti. Per favore, dammi la forza dai cieli e veglia su di me. Vorrei dire molto di più, ma in questo momento non riesco, non riesco a superare tutto questo. Fino a quando non ci incontreremo di nuovo fratello!!".
Lebron è insomma intenzionato a raccogliere il testimone dalle mani di Bryant, come peraltro già successo un giorno prima del drammatico incidente, con il sorpasso del 23 gialloviola su Kobe al terzo posto all-time tra i migliori marcatori Nba. Ma è solo l'inizio, perché King James da adesso in poi lavorerà ancora più duramente per riportare a Los Angeles quel titolo che manca dal 2010 e per entrare nella storia dei Lakers, dove il nome di Kobe Bryant è scritto ormai da tempo a lettere cubitali.