Giovedì 18 Aprile 2024

L'Italia piega la Georgia e si qualifica ai Mondiali di basket 2023

L'Italbasket di Pozzecco sbanca Tiblisi e firma la qualificazione. Decisivi Spissu, Ricci, Tessitori e nel finale i punti dalla panchina di Severini

Marco Spissu nella partita contro la Georgia (Ciamillo-Castoria)

Marco Spissu nella partita contro la Georgia (Ciamillo-Castoria)

Tbilisi (Georgia), 14 novembre 2022 – Missione compiuta per l’Italbasket che rialza la testa dopo la sconfitta contro la Spagna e sbanca Tbilisi piegando 85-84 la Georgia e staccando aritmeticamente il pass che la porterà ai Mondiali in programma il prossimo anno. Nel corso del match gli azzurri hanno più volte tentato lo strappo, ma la Georgia ha saputo approfittare delle tante disattenzioni e palle perse azzurre e, nel quarto quarto, ha persino piazzato la zampata del sorpasso portandosi a +5 a 4’ dalla fine. La difesa di uno strepitoso Alessandro Pajola e le triple in serie di Marco Spissu (15 punti), Luca Severini e Giampaolo Ricci hanno però riacceso improvvisamente l’Italia che, nonostante qualche errore e qualche brivido di troppo negli ultimi secondi, è riuscita a portare a casa questo preziosissimo risultato. Sugli scudi oltre ai già citati Spissu, Ricci e Pajola, anche i lunghi Amedeo Tessitori (15 punti e 4 rimbalzi) e Paul Biligha (11 punti), mentre alla Georgia non sono bastati quattro uomini in doppia cifra, guidati da un Toko Shengelia autore di 15 punti.

La gara

L’Italia parte con il piede giusto, difende con grinta e in attacco fa girare il pallone con fluidità trovando il bersaglio dalla lunga con Vitalia, Spissu e Mannion e costruendosi un piccolo cuscinetto di vantaggio di due possessi (13-19) che la Georgia riesce inizialmente ad erodere grazie a McFadden e Shermadini, ma che poi torna a separare le due squadre per effetto dei canestri di Moraschini e Pajola sul finire della frazione d’apertura (19-24). Quando McFadden, Shermadini e Shengelia scendono in panchina a rifiatare, i padroni di casa soffrono, scivolando anche a -8 (19-27). Nel momento in cui l’Italbasket sembra poter prendere in mano l’inerzia della gara, arrivano però l’espulsione di Mannion (antisportivo e tecnico per simulazione) e un fallo tecnico alla panchina, che riavvicinano Shengelia e compagni (24-27). L’Italia incassa e riesce comunque a tenere dritta la barra del timone, allungando nuovamente l’elastico del vantaggio fino al +7 (31-38). A frenare ancora la corsa degli azzurri sono però qualche pallone perso di troppo (9’ in 20’) e un McFadden che dall’altra prova ad approfittarne caricandosi sulle spalle l’attacco della Georgia e riportandola a -3 alla pausa di metà gara (40-43).

Nei primi 2’30” della ripresa arriva solo la tripla di Petrucelli, ma quando si riaccende anche un troneggiante Tessitori, l’Italia tenta l’ennesimo tentativo di fuga che viene però rintuzzato dai colpi di Tsitsadze, Sanadze e anche McFadden che dall’arco non sbaglia la tripla del -1 a 1’30” dall’ultima mini-pausa. La ciliegina sulla torta la mette Toko Shengelia che converte il gioco da tre punti del sorpasso georgiano (58-57). Pozzecco è allora costretto a rifugiarsi in un timeout da cui l’Italia esce con la tripla di Baldasso, che vale il 60-58 azzurro a 10’ dalla fine. La sfida sale ulteriormente di colpi sul piano dell’intensità, con l’Italia che si ritrova di nuovo a faticare al cospetto della pressione difensiva georgiana e a inseguire nel punteggio (68-65). E’ la grinta difensiva e non solo di un tarantolato Pajola a tenere in piedi gli uomini di Pozzecco, che però vacillano e non poco quando Berishvili infila due triple ravvicinate spingendo i suoi a +5 (74-69). Severini dall’angolo e Spissu riescono a rispondere con la stessa moneta e riaccendono prepotentemente l’Italia che anche grazie a Pajola rimette la freccia del sorpasso e poi prova a addirittura consolidare il vantaggio con un’altra bomba, quella del +5 di Ricci a 40” dalla quarta sirena, e con il canestro in solitaria del +6 di Severini una manciata di secondi più tardi. Messa con le spalle al muro, però, la Georgia ha una veemente reazione e si riavvicina con il layup di Shengelia e l’ennesima stilettata dall’arco di Berishvili (84-85 a 7” dalla fine). Pajola si guadagna due liberi e li sbaglia ma l’ultimo, disperato tentativo di Shegelia naufraga al cospetto della sirena che suona e nega un potenziale fallo ai danni dell’ala della Virtus sancendo la vittoria azzurra.