Giovedì 18 Aprile 2024

Finals NBA, i Golden State Warriors non perdonano. Sbancata Toronto. Serie sull'1-1

I campioni in carica rialzano la testa dopo il ko di gara 1 e, nonostante la perdurante assenza di Durant e l'infortunio di Thompson, vincono 109-104 e si prendono il fattore campo

Steph Curry (ANSA)

Steph Curry (ANSA)

Toronto (Canada), 3 giugno 2019 – I Golden State Warriors, dopo il passo falso di gara 1 delle Finals NBA, riprendono subito a correre sbancando Toronto 109-104 sotto gli occhi dell’ex presidente USA, Barack Obama, e strappando ai Raptors il vantaggio del fattore campo nella serie. Per portare a casa la vittoria i californiani, che erano ancora privi di Kevin Durant e che nel quarto quarto hanno dovuto rinunciare anche a Klay Thompson – messo ko da un problema al bicipite femorale sinistro proprio quando stava trascinando i suoi al successo a suo di canestri (è stato il miglior realizzatore di Golden State) –, hanno dovuto rispolverare le ottime qualità della loro difesa che, pur lasciando un po’ troppo campo libero al temuto Kawhi Leonard (34 punti e 14 rimbalzi), è riuscita a tenere Toronto sotto al 40% al tiro (37,2%) e ad imbrigliare Pascal Siakam (12 punti con 5/18 al tiro) e Marc Gasol (6 punti), che avevano fatto la differenza nel primo atto nella serie. Sul fronte di Golden State, invece, oltre ai 25 punti di Thompson, ci sono da registrare i 23 di Steph Curry, che però ha a lungo litigato con il ferro (6/17 al tiro per lui), e la tripla doppia sfiorata da Draymond Green (17 punti, 10 rimbalzi e 9 assist). Dopo un primo quarto giocato sul filo dell’equilibrio (27-26), Toronto ha cambiato marcia e, sospinta dai canestri di Feed Van Vleet e Kawhi Leonard, ha piazzato un break di 10-0 che l’ha fatta balzare a +9 (37-28). Poco più tardi, per mano di Powell e dello stesso Leonard è arrivato anche il +12 (massimo vantaggio della serata dei Raptors) sul 47-35, ma Golden State è riuscita a non capitolare e a dimezzare, grazie agli “Splash Brothers”, lo svantaggio prima del termine del primo tempo (59-54). Il parziale in favore dei campioni in carica ha continuato ad allargarsi in uscita dagli spogliatoi, quando è arrivato un ulteriore 18-0 gialloblu (22-0 il break a cavallo tra i due quarti centrali), ispirato sempre da Curry e Thompson che nel frangente sono stati ben supportati da Green e Iguodala e hanno fatto schizzare gli Warriors a +13 (59-72). Un tesoretto di vantaggio che la compagine californiana ha saputo amministrare nonostante i tentativi di rimonta dei Raptors che, trascinati dal solito Leonard, sono rientrati fino al -2 a 26” dalla fine. Una tripla del glaciale Iguodala, siglata sul ribaltamento di fronte, ha però definitivamente ricacciato indietro i canadesi.