Final Eight basket 2018, Virtus Bologna ko. Brescia in semifinale

I biancoblù dominano il quarto di finale contro i bianconeri vincendo 97-83. Sugli scudi Luca (20 punti) e MIchele Vitali (17 punti)

Luca e Michele Vitali (LaPresse)

Luca e Michele Vitali (LaPresse)

Firenze, 16 febbraio 2018 – La Germani Brescia chiude il quadro delle squadre semifinaliste eliminando la Virtus Segafredo Bologna con un perentorio 97-83 e raggiungendo la MIA Cantù nella semifinale che si giocherà domani. I biancoblu hanno squadernato un’eccellente pallacanestro offensiva, trovando quasi sempre spaziature perfette che hanno portato a tiri molto puliti e di conseguenza a percentuali dal campo decisamente alte (21/29 da due e 11/35 da tre). A prendere per mano l’attacco della Germani, che ha allungato in maniera decisiva sul finire del primo tempo con un parziale di 13-3, ci hanno pensato due vecchie conoscenze dei bianconeri come i fratelli Luca e Michele Vitali – cresciuti nel vivaio bianconero – che hanno segnato complessivamente 37 punti e assieme a Lee Moore (22 puntI) hanno messo a ferro e fuoco la difesa non certo impeccabile dei bianconeri che hanno pagato a caro prezzo gli infortuni di Pietro Aradori e di Alessandro Gentile il quale nel secondo tempo non è più tornato in campo. Dopo l’inusuale 0/2 ai liberi iniziale di Luca Vitali, Lafayette scalda la mano da fuori tenendo in piedi l’attacco di Bologna e rispondendo ai colpi di Landry (unico canestro nel primo tempo), Moore e Michele Vitali che guidano Brescia al primo, tentativo, di fuga (15-10). L'allungo biancoblu viene però stoppato praticamente sul nascere da Slaughter e Alessandro Gentile che riacciuffano per i capelli la Germani. I biancoblu però incassano il montante e di colpo accelerano di nuovo piazzando un 9-0 ispirato dalle triple di Michele Vitali e Andrea Traini che spingono la Germani a +11 (26-15). Toccato il fondo i bianconeri non si lasciano travolgere e tentano una nuova scalata propiziata dai canestri dei fratelli Gentile che mettono la firma sul -1 (30-29) bianconeri. La Segafredo fiuta la possibilità di sorpassare e puntualmente coglie questa occasione grazie a Lawson e Ndoja che mandano a bersaglio il 34-33 bianconero. Sul più bello però l’attacco si inceppa e presta il fianco alla nuova spallata di Brescia che con un parziale di 13-3 chiuso da quattro punti di Moore va negli spogliatoi a +9 (46-37). La Virtus torna sul parquet con grande aggressività e lancia subito un segnale agli avversari con le triple di Lafayette e Umeh che accorciano il gap a due sole lunghezze. Hunt da sotto respinge l’offensiva di Bologna che comunque è in fiducia e trova grazie Ndoja l’ennesimo -1 (48-47). Questa volta però la Virtus non riesce a mettere la freccia del sorpasso ed è costretta a continuare ad inseguire la Leonessa che a 3’52” dall’ultimo mini-intervallo torna a +6 con la bomba di Landry che si sblocca dopo un lungo digiuno (55-49). Le spaziature dell’attacco bresciano sono precise al millimetro e questo porta ai canestri pesantissimi di Luca Vitali che tutto solo griffa il +10 biancoblu (60-50). Dall’altra parte l’assenza di Alessandro Gentile, rimasto negli spogliatoi dopo il primo tempo, si fa sentire e costringe la Virtus a cercare soluzioni alternative per non capitolare: Lawson a 25” dal termine del terzo quarto appoggia a canestro il -10; l’ultima parola della frazione spetta però alla Germani che fissa il punteggio sul 68-56 con l’appoggio a canestro vincente di Ortner. Traini inaugura l’ultimo quarto con il siluro del +15 biancoblu, ma quasi subito arriva la risposta della Segafredo affidata alle mani di Baldi Rossi che mette a segno il nuovo -10 bianconero con 5 punti consecutivi (71-61). La Virtus torna però a credere nella rimonta seppur in maniera timida quando Lafayette infila la tripla del -7 emiliano (73-66). Brescia ha il merito di mantenere comunque i nervi saldi e questo fattore  ripaga dividendi perché in un amen arriva un altro parziale di 9-0 ispirato da tre triple dei fratelli Vitali e di Marcus Landry (82-66). Il -16 a 4’ dalla fine suona come una sentenza di condanna per la Virtus che stavolta non riesce più a rialzare la testa e viene sconfitta 97-83 dai biancoblu.