Sabato 20 Aprile 2024

Playoff Eurolega, il CSKA piega il Khimki. Il Panathinaikos asfalta il Real

I rossoblu hanno vinto 98-93 il derby moscovita, mentre il Pana ha annichilito 95-67 gli iberici

Mike james (foto Euroleague.net)

Mike james (foto Euroleague.net)

ologna, 17 aprile 2018 – Sono cominciati con due vittorie interne i playoff di Eurolega che assegneranno, con serie al meglio delle cinque partite, i quattro posti per le Final Four che si disputeranno a Belgrado dal 18 al 20 maggio. La vittoria senza dubbio più sofferta è stata quella portata a casa dal CSKA Mosca che ha piegato il Khimki nel derby moscovita con un tanto risicato quanto importante 98-95 finale. I rossoblu padroni di casa sono stati costretti a rincorrere sin dalle prime battute un Khimki che nei 10 minuti iniziali ha squadernato un eccellente pallacanestro, tirando con 7/10 da due e 6/13 da tre e soprattutto conquistando un vantaggio di nove lunghezze (34-25). Nel secondo spicchio del primo tempo, il CSKA – trovatosi a dover rinunciare anche a Nando De Colo, messo ko da un infortunio di natura muscolare – è riuscito però a non capitolare aggrappandosi ad uno strepitoso Sergio Rodriguez (16 dei suoi 22 punti li ha siglati nel primo tempo sbagliando soltanto due conclusioni dal campo). Dall’altra parte, Vialtsev (21 punti) e Shved (22) hanno comunque continuato a martellare il canestro avversario consentendo al Khimki di andare negli spogliatoi a +8 (54-46). La musica è di nuovo cambiata al ritorno sul parquet quando il CSKA ha alzato i giri del motore e ha messo la quinta trovando il suo primo vantaggio sul 68-66 arrivato grazie ai guizzi di Will Clyburn (14 punti e 9 rimbalzi). Incassato il montante però il Khimki si è rialzato chiudendo comunque in vantaggio di tre punti la terza frazione (75-72). A quel punto però è arrivata l’ennesima spallata poderosa del CSKA che, facendosi aiutare dalla sostanza sotto i tabelloni di Othello Hunter (18 punti e 8 rimbalzi), ha punito qualche passaggio a vuoto di troppo del Khimki e ha iniziato il quarto finale con un break di 11-0 che ha portato all’83-75 rossoblu. Tutto finito? Neanche per sogno perché il Khimki è riuscito a risalire ancora la corrente riportandosi a -3 a ‘12” dalla fine (93-90). A quel punto Shved ha avuto la doppia occasione per pareggiare prima e accorciare poi ma entrambe le conclusioni si sono spente sul ferro. Il canestro di Hunter e i liberi finali di Westermann e Rodriguez hanno così regalato lo sprint vincente al CSKA. Decisamente più agevole, invece, il successo conquistato dal Panathinaikos che, in un’OAKA vestita a festa e piena in ogni ordine di posto, ha fatto dimenticare le polemiche nate in una settimana in cui si è parlato addirittura di un possibile addio all’Eurolega degli ateniesi, e ha travolto 95-67 un Real Madrid privo di una pedina chiave come Facundo Capazzo ma soprattutto sceso in campo senza quel mordente che spesso ha portato i Blancos al successo. Questo non ha fatto che agevolare la cavalcata trionfale dei biancoverdi che nei primi 5’ hanno soffocato gli avversari con un pressing asfissiante, costringendoli a 7 palle perse e colpendoli con una magistrale conduzione della transizione guidata da Nick Calathes (11 punti e 16 assist, soltanto due in meno di tutti quelli distribuiti dal Real) e finalizzata da uno strepitoso Mike James (24 punti e 8 rimbalzi). Il risultato è stato un pazzesco 20-0 iniziale che ha sostanzialmente fatto partire quasi subito i titoli di coda sul match. Il Real ha infatti stappato il canestro ateniese con Thompkins dopo ben cinque giri di lancetta, ma – a parte una timida fiammata a cavallo tra primo e secondo quarto quando è arrivato il -9 iberico – non è mai stato in partita ed è stato spazzato via dall’ondata dei biancoverdi che hanno inserito il pilota automatico e nella seconda metà di gara hanno raggiunto il loro picco più alto sul +35 sul 79-44.