Sabato 20 Aprile 2024

Eurolega, l’Armani Milano crolla ad Atene sotto i colpi dell’Olympiakos

La formazione greca si impone con un eccellente terzo quarto trascinata da Milutinov e Papanikolau

Sergio Rodriguez (LaPresse)

Sergio Rodriguez (LaPresse)

Atene, 29 novembre 2019 – Pesante sconfitta nell’undicesima giornata di Eurolega per l’Ax Armani Milano che crolla al Palazzo dello Sport della Pace e dell’Amicizia di Atene cedendo per 91-70 all’Olympiakos che conquista per la prima volta in stagione la sua seconda vittoria consecutiva. Un pessimo terzo quarto giocato da Brooks e soci (31-16 il parziale) condanna al secondo stop nelle ultime tre uscite. Match che parte in salita per le due formazioni che impiegano qualche minuto prima di sbloccarsi in attacco. Kostas Papanikolau apre le danze con cinque punti personali frutto di grande velocità nella manovra greca. Sergio Rodriguez punisce una mancata chiusura difensiva degli avversari per trovare la prima tripla ospite che salgono di colpi con Micov e Scola che firmano il primo sorpasso che durerà qualche istante prima della parità (uno dei temi del primo tempo di gioco) firmata da Papanikolau. L’Olimpia gioca con pazienza riuscendo a trovare sia ritmo sia dei buoni tiri in particolare dalla lunga distanza con Shelvin Mack e Nemaja Nedovic (14-17) confermando un ottimo trend come produzione offensiva. Entra Rochestie per dare pericolosità ed esperienza di un Olympiakos che di rincorsa riesce ad agganciare gli avversari con la bomba di Brandon Paul che vale il 21-21.

Dall’altra parte scalda la mano ancora Nedovic che iscrive a referto due conclusioni di fila. Milano è costretta a prendere le misure a Vezenkov protagonista di un ottimo impatto sul match che viaggia sui binari dell’equilibrio. Cresce l’intensità sul parquet con Della Valle che è bravo a togliere le castagne dal fuoco con un canestro fortunoso. La grinta di Spanoulis è un viatico per gli ateniesi che si prende la scena con Rodriguez. Il “Chacho” milanese manda al bar Cherry battuto in palleggio andando a depositare il massimo vantaggio (30-35). Il time out chiamato da Kemzura produce la reazione che annulla il tentativo di allungo della squadra italiana che si innervosisce all’avvicinarsi dell’intervallo (fallo tecnico a Tarczewski) che favoriscono il sorpasso dei locali al rientro negli spogliatoi (40-37 al 20’). Nella terza frazione si concretizza lo strappo decisivo da parte dei greci. La retroguardia casalinga migliora la propria qualità in termini di pressione di squadra e intensità nei singoli duelli. Il fautore dell’allungo è Nikola Milutinov (mvp finale con 13 punti ed 11 rimbalzi conditi da un trenta di valutazione) che domina il duello contro Tarczewski. Il centro serbo apre il parziale che stordisce letteralmente i lombardi con la capacità di occupare il pitturato milanese. Il primo campanello d’allarme è rappresentato dal tiro coi piedi oltre l’arco di Papanikolau (46-39 al 22’). Messina cerca di riordinare le idee ai suoi ma di canestri se ne vedono col contagocce. Dalla lunetta Spanoulis allarga la forbice sul + 14. Il carattere di Rodriguez – unico a gonfiare la retina - non fa scattare la molla per l’Armani che è costretta ad inseguire arrivando con un pizzico di ritardo nelle chiusure difensive come nel caso di Brandon Paul insacca la tripla del 69-52. L’ultima frazione è una pura formalità con l’Olympiakos che sfoggia una bellissima circolazione di palla che premia in termini di punteggio (83-57 al 36’). Per Milano, in conclusione, una trasferta da dimenticare.