Giovedì 18 Aprile 2024

Eurolega, Milano spalle al muro: battere l'Efes per sperare nei playoff

Domani sera (palla a due alle 19.30) i biancorossi devono assolutamente battere i turchi, già quarti, e sperare in un passo falso di Vitoria per rientrare tra le prime otto

Mike James (LaPresse)

Mike James (LaPresse)

Milano, 3 aprile 2019 – Tutto in quaranta minuti. E’ questo il tempo rimasto all’Armani AX Milano per giocarsi le residue speranze di partecipare ai playoff di Eurolega, uno dei principali obiettivi stagionali del club biancorosso che domani sera alle 19.30 andrà a far visita alla Sinan Erden Arena di Istanbul all’Efes di Ergin Ataman nell’ultimo atto della regular season europea. I tre ko consecutivi con Real Madrid, Panathinaikos e Fenerbahce hanno complicato e non poco il cammino dei meneghini che per rientrare definitivamente tra le prime otto dovranno necessariamente fare bottino pieno ad Istanbul e sperare quantomeno nel ko del Baskonia contro il CSKA. L’Efes, guidato dal’ex biancorosso Krunoslav Simon, invece è ormai certo del suo quarto posto ma al tempo stesso è reduce da due vittorie e punta a chiudere in bellezza la stagione. Per questo l’Olimpia è chiamata ad una prova di grade carattere ed orgoglio e dovrà essere pressoché perfetta per non dire addio anzitempo alla competizione. Le chiavi per centrare il colpaccio potrebbero essere Nemanja Nedovic e Mike James – che dopo un paio di prestazioni a dir poco opache è stato decisivo nel derby contro Cantù – i quali dovranno trascinare l’attacco biancorosso e vincere a sfida nella sfida con dei pari ruolo di primissima fascia come Larkin, Beaubois, Micic e lo stesso Simon. Sott canestro, invece, Brooks e Tarczewski avranno il non facile compito di arginare i rocciosi Pleiss e Dunston.

Un ultimo sforzo è quello che chiede il coach dell’Olimpia Simone Pianigiani ai suoi giocatori per proseguire il cammino europeo in una stagione in cui infortuni ed episodi sfortunati hanno più volte tentato di minare la corsa di Milano: Quest’ultima gara va vissuta come un’opportunità. Dobbiamo essere orgogliosi di aver combattuto per tutta questa stagione europea, nonostante problemi e e infortuni, arrivando a giocarci i playoff in una partita. Il dispendio di energie a livello nervoso e mentale ci ha portato ad affrontare questo rush finale un po’ in difficoltà e si è visto nelle ultime gare, giocate comunque contro squadre di alta caratura. L’Efes ha blindato il suo quarto posto giocando per tutta la stagione un’ottima pallacanestro, è una squadra costruita benissimo e con l’attacco più efficace dopo quello del Fenerbahce nelle situazioni di tiro sugli scarichi. Gioca un basket chiaro, ovvero una serie infinita di pick and roll centrali, eseguiti con maestria dalle loro guardie Micic, Larkin e Beaubois, poi in qualche caso anche da Kruno Simon. Hanno guardie che sanno creare per sé stesi e per i compagni, due centri che sono fortissimi ad attaccare il ferro, Dunston con l’atletismo e Pleiss con la taglia e infine tengono sul perimetro una batteria di sette tiratori oltre il 40 percento da tre in stagione. Dovremo fare qualcosa in più e cercare di stare aggrappati alla partita con unghie e denti per provare a vincerla, ma senza sentire la pressione perché le nostre qualità, le abbiamo mostrate. Ora vogliamo finire il lavoro, lottando pallone fino all’ultimo per cercare di creare qualche problema al meccanismo offensivo dell’Efes, producendo 40 minuti di calma, solidità ed efficacia, limitando gli strappi ed evitando di deprimerci nei momenti critici. Alla fine, vedremo cosa sarà successo ma finché il cronometro ci darà una possibilità, ce la giocheremo”.