Eurolega, Milano dura un quarto e poi crolla sotto i colpi del Fenerbahce

I gialloblu prendono il largo con un parziale di 17-2 piazzato nel secondo quarto e poi volano fino al +24 prima di alzare le mani dal manubrio

Sloukas (LaPresse)

Sloukas (LaPresse)

Istanbul (Turchia), 22 febbraio 2018 – Chiamata ad una reazione d’orgoglio dopo la clamorosa eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia, l’Armani Exchange Milano ha invece rimediato l’ennesima scoppola europea – la sedicesima – in casa del Fenerbahce Dogus che si è imposto per 89-70 al culmine di un match rimasto in bilico soltanto per poco più di un quarto. Ai gialloblu – questa sera orfani di Gigi Datome ma comunque protagonisti di una strepitosa prestazione offensiva testimoniata dalle eccellenti percentuali (60.5% da due e 56.3% da oltre l’arco dei tre punti) – è infatti bastato schiacciare leggermente il piede sull’acceleratore per fiaccare le deboli resistenze di una Milano che anche stavolta ha concesso decisamente troppo in retroguardia: i muscoli di Thompson (15 punti) e Vesely e la verve di Sloukas (12 punti e 6 assist), e di due vecchie conoscenze della Serie A come Wanamaker e Nunnally (11 punti a testa) hanno infatti ben presto mandato in tilt i meccanismi difensivi – a dire il vero assai fragili – dell’Armani Exchange Milano che nella seconda frazione ha incassato un break di 17-2 che l’ha fatta sprofondare fino a -20, un solco che la formazione guidata da Pianigiani non ha più saputo colmare e che l’ha portata a passi spediti verso la dodicesima sconfitta stagionale contro una squadra che occupa una posizione nella prima metà della classifica. Unica nota lieta per i biancorossi è stato l’apporto di Vlado Micov (19 punti) che è stato il primo a caricarsi l’attacco biancorosso sulle spalle nel bisogno e l’ultimo a mollare nel finale. Serata decisamente storta invece per Gudaitis e Tarczewski che non hanno mai saputo tenere il passo dei dirimpettai gialloblu e hanno terribilmente sofferto sotto le plance  In avvio, pur litigando con il tiro dalla lunga distanza (3/10 dopo il primo quarto), Milano riesce ad aggrapparsi ad un ispirato Micov (8 punti nel solo primo quarto) e a rispondere colpo su colpo ad un Fenerbahce che trova ottime spaziature offensive e tiri puliti che portano di conseguenza ad altissime percentuali (3/4 da tre e 6/10 da due al suono della prima sirena). Le bombe di Nunnally e Sloukas segnano, a meno di 2’ dalla prima sirena, il primo scossone della partita che coincide con il primo tentativo di allungo dei gialloblu che si portano a +5 (23-18) prima di subire l’ultimo canestro di Micov che mette il punto esclamativo sul primo quarto. Bertans e Jerrells in apertura di seconda frazione mancano l’aggancio e così, quando il Fenerbahce decide di cambiare marcia alzando il livello dell’intensità difensiva e offensiva, per l’Armani Exchange cala la notte fonda: Il risultato è un parziale turco di 17-2 ispirato dai canestri dell’ex MVP di Serie A Nunnally e da quelli di Wanamaker e Thompson, che fa volare il Fenerbahce a +20 a 1’44” dall’intervallo lungo. Milano sembra il classico pugile alle corde già dopo le prime riprese, ma nonostante le difficoltà non rinuncia al combattimento e trova un sussulto d’orgoglio chiudendo il primo tempo con 5 punti filati di MIcov e Goudelock che siglano il -15 (48-33). Il parziale milanese si allunga in uscita dagli spogliatoi con i punti di Micov, M’Baye e Cinciarini che fanno scendere l’asticella del disavanzo dell’Olimpia sotto la doppia cifra (48-39) chiudendo un break a cavallo tra i due quarti centrali di 11-0. Incassato il montante, i turchi tornano a martellare le corde a loro più congeniali che sono quelle del gioco interno: in area infatti Thompson e Vesely stravincono il duello con i pari ruolo milanesi e spianano la strada al nuovo allungo del Fenerbahce che sul canestro dell’ex Pistoia Wanamaker si riporta a +19 (60-41). Pianigiani torna a gettare nella mischia Bertans che lo ripaga con una tripla che assieme al piazzato del solito Micov vale l’estemporaneo, nuovo -14 dell’Armani Exchange (60-46). La tripla di Guduric e le stilettate tra terzo e quarto quarto di Wanamaker e Thompson fanno però ripartire ben presto la corsa del Fenerbahce che sul piano del gioco continua a dettar legge offrendo anche un eccellente spettacolo e a 5’ dalla fine si ritrova a +24 dopo l’ennesima magia di Thompson (78-54). Un gap che fa partire con largo anticipo i titoli di coda sul match e porta i biancorossi alla sedicesima sconfitta europea stagionale.