Martedì 23 Aprile 2024

Eurolega, lo show di James non basta: il Real Madrid piega Milano in volata

Le merengues soffrono molto nella prima parte di gara in cui finiscono a 18 ma poi si rialzano e vincono 92-89

Mike James (LaPresse)

Mike James (LaPresse)

Madrid (Spagna), 20 marzo 2019 – Un match di grande qualità e carattere e il miglior Mike James di stagione (35 punti, 8 rimbalzi e 3 assist) non sono bastati all’Armani AX Milano per sfatare il tabù Real Madrid: al Wizink Center, infatti, i “Blancos” hanno inanellato il dodicesimo successo consecutivo contro l’Olimpia (decimo dell’era Laso) battendola con un tanto risicato quanto efficace 92-89. Un risultato che lascia non poco amaro in bocca ai biancorossi che hanno giocato una strepitosa prima parte di gara arrivando a toccare il +18 a inizio secondo quarto grazie anche alle stilettate di James Nunnally e Nemanja Nedovic (16 punti a testa). I problemi di falli del serbo e le fiammate di Sergio Lull (14 punti con 4/9 da oltre l’arco dei 6.75 metri) hanno però rimesso in carreggiata il Real che ha lavorato meglio sotto i tabelloni (39-31 il computo dei rimbalzi in favore degli spagnoli) e alla fine ha avuto maggior lucidità rispetto agli avversari. Partenza devastante di Milano che individua in Tavares l’anello debole della catena difensiva madridista, lo punta con il pick and roll e infila i primi otto tiri tentati (20-13). Buona parte del merito di questo grande inizio milanese è ascrivibile a Mike James che nei 10’ iniziali, nei quali segna 17 punti con il 100% dal campo e ai liberi, è la più grande spina nel fianco di un Real che via via scivola oltre la doppia cifra di svantaggio ritrovandosi a -14 al suono della prima sirena (33-19). Nunnally e Nedovic fanno il resto ad inizio secondo quarto e portano l’asticella del disavanzo in favore dell’Olimpia fino al +18 (40-22). Quando però il serbo commette in un amen secondo e terzo fallo (un tecnico) personale, il Real riprende fiducia e, spinto da Campazzo e Fernandez, confeziona un 10-0 che lo riporta a -5 (49-44). Un tesoretto di due possessi di vantaggio che l’Armani, pur soffrendo la fisicità spagnola, riesce comunque a conservare fino all’intervallo lungo grazie anche alla precisione in lunetta di Kuzminskas (56-50). Anthony, Taylor e Tavares in uscita dagli spogliatoi provano a prendere in mano la situazione permettendo al Real di mettere la testa avanti sul 62-60. Poco più tardi arriva anche la fiammata di Llull che sigla due triple ravvicinate spingendo i suoi a +8 (73-65). Milano però non demorde, torna in scia sorretta da altri sette punti consecutivi di James e poi piazza la tripla del sorpasso a fil di sirena con Nunnally (75-74). Il Real incassa e risponde allungando nuovamente in avvio di quarto quarto per merito dei guizzi di Carroll, Thompkins e Campazzo (86-80). Milano stavolta sembra alle corde ma Mike James e Nemanja Nedovic sono di diverso parere e siglano il nuovo -2 esterno (86-84). Carroll e Tavares si dimostrano glaciali in area e ristabiliscono quei due possessi di vantaggio che soltanto i soliti Nunnally e James riescono ad erodere fino al -3 (92-89). Sul più bello però si accende la spia della riserva di Milano che per ben tre volte ha in mano la bomba del 92 pari che però non vuol sapere di entrare.