Martedì 23 Aprile 2024

Eurolega, Milano stende Malaga e mette la quinta

I biancorossi tornano al successo dopo quattro sconfitte di fila battendo 101-87 gli iberici

Theodore (LaPresse)

Theodore (LaPresse)

Milano, 17 gennaio 2018 – Alla vigilia di questa delicatissima gara coach Simone Pianigiani aveva chiesto ai suoi ragazzi di non farsi condizionare dagli avversari e di avere fiducia in sé stessi. A giudicare da quella che è stata la prova dell'Armani Exchange Milano - che al Forum ha schiantato l'Unicaja Malaga 101-87 - l'appello dell'allenatore toscano sembra proprio non essere caduto nel vuoto. I biancorossi infatti hanno finalmente giocato con grande autorità anche oltre i confini della serie A, facendosi timonare da un ispiratissimo Jordan Theodore (14 punti e ben 11 assist) che ha finalmente fatto vedere ciò di cui è capace ed è stato l'instancabile motore dell'attacco milanese il quale oggi ha prodotto una prova di grande sostanza, testimoniata dai 101 punti finali ma soprattutto dalle strabilianti percentuali al tiro (57.6% da due e 62.5% da tre). A dar man forte all'MVP dell'ultima Champions League quest'oggi ci hanno poi pensato il miglior Kuzminskas visto sino ad oggi in biancorosso (17 punti) e i vari Micov (16 punti in 21 minuti), Goudelock (18 punti tutti portati a casa da oltre l'arco dei tre punti dove ha tirato con 6/8) e M'Baye che hanno respinto ogni assalto di Malaga non facendo mai prendere fiducia agli iberici che di fatto hanno sempre inseguito Milano.  

Dopo il buon inizio di Malaga targato Brooks, Milano reagisce e risponde con un parziale di 11-0 chiuso dalla tripla di Goudelock che vale il +7 biancorosso (11-4). Theodore ritocca fino al +10 (16-6) il vantaggio di Milano e costringe Joan Plaza al timeout da cui l’Olimpia esce decisamente bene, continuando a muovere in maniera fluida la palla e a trovare canestri importanti che sorprendono la difesa dell'Unicaja (22-11). Suarez prova ad aprire la scatola della retroguardia milanese con la tripla del -8, ma subito arriva la replica di un ispirato Kuzminskas che lancia la volata finale del primo quarto in cui l’Unicaja accorcia fino al -7 grazie ad Augustine prima di concedere un facilissimo layup di Jerrells che riporta Milano a +9 al suono della prima sirena (31-22). Alla ripresa del gioco Solouade tenta di tenere Malaga in scia assieme a Nedovic ma è sempre Jerrells a ricacciare indietro gli avversari che a 5’ dall’intervallo lungo sono di nuovo a -10 (44-34). Un fallo in attacco di Bertans e un paio di errori al tiro di M’Baye infondono nuova fiducia nell’Unicaja che con grande freddezza ne approfitta e torna a -5 grazie ai canestri di Diez e Diaz (44-39). Pianigiani decide di pensarci su e chiama timeout per scuotere i suoi: gli effetti del minuto di sospensione sono quelli sperati dal coach toscano perché Goudelock manda a bersaglio atre due triple alzando nuovamente l’asticella del vantaggio dell’Olimpia fino al +11. Negli ultimi 15” del primo tempo però la difesa di Milano stacca la spina e l’Unicaja con grande cinismo coglie la palla al balzo tornando definitivamente in partita spinta dal jumper di Nedovic e dalla bomba a fil di sirena di McCallum (50-44). La formazione iberica esce dagli spogliatoi con rinnovata cattiveria agonistica e piazza un 7-0 che vale il sorpasso (51-50). Milano accusa il colpo, ma non affonda ed anzi reagisce prontamente spinta dalle triple di Micov e Kuzminkas il quale continua il suo show concretizzando anche il gioco da tre punti che chiude un controparziale milanese di 11-4 e riporta l’Armani Exchange a due possessi di vantaggio (61-55). Passata l'ondata biancorossa, l’intensità degli iberici ricomincia a farsi sentire e si traduce nei punti di Augustine, Nedovic e Brooks che riportano in sostanziale equilibrio il match a 3’ dal termine del terzo quarto (69-68). Ci pensa Theodore allora a sbrogliare una matassa che stava diventando complicata per Milano segnando i due canestri che riportano Malaga a cinque di svantaggio (73-68). Quando l’ex Banvit viene chiamato in panchina per rifiatare sono Micov e M’Baye a raccogliere il testimone e a far risalire Milano di nuovo a +8 con due triple (79-71). Il copione è sempre lo stesso anche in avvio di ultimo quarto: Milano difende forte e replica colpo su colpo ai guizzi di Malaga che non sembra in grado di trovare la chiave per spezzare l’armonia dell’Armani Exchange. Il punto più alto che riesce a toccare l’Unicaja è infatti il -5 (84-79) a 6’45” dalla fine per effetto dei canestri di Nedovic e Milosavljevic. Una mini-rimonta che però si interrompe quasi subito di fronte alla compattezza dell’Olimpia che nel finale, dopo la bomba di Goudelock, torna sciogliere le briglie trascinata da Theodore e da Kuzminskas fino al +12 (95-83). I liberi finali di Micov e Gudaitis mettono poi la parola fine sul successo milanese.