Mercoledì 24 Aprile 2024

Eurolega, il CSKA di Hackett piega l'Efes e sale sul trono d'Europa

Ottavo sigillo continentale per i moscoviti che, trascinati dai 20 punti a testa di Clyburn (MVP delle Final Four) e Higgins, hanno sconfitto 91-83 i turchi

Daniel Hackett (LaPresse)

Daniel Hackett (LaPresse)

Vitoria (Spagna), 19 maggio 2019 – Il CSKA Mosca di un più che positivo Daniel Hackett batte 91-83 l’Anadolu Efes Istanbul e sale per l’ottava volta nella sua storia sul trono d’Europa, succedendo nell’albo d’oro dell’Eurolega al Real Madrid che questo pomeriggio ha battuto nettamente il Fenerbahce (94-75) e si è classificato terzo. L’armata moscovita ha costruito il proprio trionfo partendo dalla difesa che, pur lasciando parecchia libertà a Shane Larkin (29 punti), ha tolto dalla partita altre pericolose armi dell’Efes (che ha tirato con 26/70 dal campo): su tutte il giovane prodigio Vasilije Micic, incappato in una vera e propria serata al tiro da dimenticare (10 punti con 2/9 da tre). Questo eccellente lavoro difensivo fatto dal CSKA ha inevitabilmente dato grande fiducia anche all’attacco che, trascinato dai 20 punti a testa di Cory Higgins e Will Clyburn (nominato MVP delle Final Four), ha fatto il resto e prodotto una strepitosa prestazione balistica chiudendo con il 53% nel tiro da due e con un irreale 63% da tre (14/22 da oltre l’arco dei 6,75). All’Efes, che era alla sua prima finale di Eurolega, resta però ben poco da recriminare, perché anche nei momenti di maggior difficoltà non ha mai alzato le mani dal manubrio. Proprio il tiro da fuori (6/8 da tre nei 10’ iniziali per i rossoblu) è stato il grimaldello usato nel primo quarto dal CSKA, trascinato dagli 11 punti di Clyburn, per aprire la scatola difensiva dell’Efes che ha cercato in tutti i modi di opporre resistenza per poi chiudere la frazione a -9 (29-20). Il copione all’inizio della seconda ripresa è rimasto invariato perché la tripla di Rodriguez e il canestro di Hines hanno spinto l’asticella del vantaggio russo fino al +14 (34-20). Un antisportivo del lungo visto anche a Veroli ha però riacceso ben presto la speranza dell’Efes che, pur faticando a trovare alternative offensive ai canestri di Larkin, è riuscito con pazienza a rimettersi in carreggiata chiudendo il primo tempo con un break di 6-2 ispirato da Micic e Larkin, che è valso il – 2 (44-42). Al ritorno sul parquet la formazione turca è riuscita a coronare il proprio inseguimento con la bomba del sorpasso dell’ex Milano Simon (44-45). Tutto da rifare per il CSKA di Itoudis che ha rigettato nella mischia Hackett: una mossa azzeccata perché sotto la guida del play azzurro i russi hanno ripreso a correre schizzando di nuovo a +14 a 1’50” dalla quarta sirena (68-54). Uno scarto che non ha però impedito la nuova impennata dell’Efes, capace, nonostante i quattro falli sul groppone di Dunston, di chiudere il quarto con un break di 8-0 per il -6 a 10’ dalla fine (68-62). I biancoblu si sono così rimessi sulle tracce di Hackett e compagni che però sono stati bravi a non farsi riacciuffare e a chiudere i conti con freddezza grazie ai punti finali di Clyburn e Higgins.