Ricetta Italia di Belinelli: "Bisogna imparare dal tifo americano"

Ospite della Gazzetta dello sport, la guardia dei San Antonio racconta l'emozione dell'anello e analizza il momento buio del basket italiano: "Ho realizzato un sogno dopo anni di duro lavoro. In america il pubblico riempie le arene a prescindere dai risultati". Petrucci: "Lo aspettiamo in nazionale"

Marco Belinelli (Lapresse)

Marco Belinelli (Lapresse)

Milano, 3 luglio 2014 -  "In Italia bisogna prendere esempio dal tifo americano". Ne è convinto Marco Belinelli, reduce dai festeggiamenti per il titolo Nba vinto a San Antonio. Il primo italiano a conquistare l'ambito anello, ospite della Gazzetta dello Sport, nelle sue sette stagioni nella Grande Mela è transitato da  Golden State, Toronto, New Orleans e Chicago e ha sperimentato come il pubblico "riempie le arene a prescindere dai risultati. La gente ha un grande amore per il basket e per la propria squadra, e non c'è mai violenza: bisognerebbe imitarlo, anche se a Bologna ricordo che c'erano tifoserie fantastiche, e mi spiace che quella non sia più la città del basket".

Davanti a una platea di appassionati, commovendosi almeno in un paio di occasioni, Belinelli ha rievocato i momenti cruciali dell'ultima trionfale stagione: "Mi godo il titolo ma so che devo migliorare. Voglio essere di nuovo protagonista e vincere ancora", ha sorriso la guardia degli Spurs. "Ho realizzato un sogno dopo anni di duro lavoro in cui non ho mai mollato: essere il primo italiano a salire sul tetto della Nba, per questo ho deciso di tatuarmi il trofeo sul braccio, i miei amici mi spingevano a farlo già prima, ma lo avrei fatto solo in caso di un grandissimo successo come quello ottenuto. Se ho vinto è per la famiglia che ho e per gli amici che ho accanto. Anche le critiche mi hanno aiutato. Me ne hanno dette di tutti i colori, 'Belinelli non ha talento, deve tornare in Europa...'. Questo - ha sottolineato - mi ha spinto a dimostrare che gli scettici si sbagliavano".

Belinelli non è stato incluso nel gruppo azzurro che ad agosto si giocherà la qualificazione agli Europei di basket del 2015. Ma il presidente della Federbasket Gianni Petrucci con una battuta gli ha ricordato che le porte della Nazionale sono sempre aperte: "Hai dato una soddisfazione enorme al basket italiano. Se ti presenti in Nazionale anche solo prima di una partita - ha sorriso -, sono convinto che il ct Pianigiani ti manderebbe in campo".