Martedì 16 Aprile 2024

Basket, la serie A presenta il campionato numero 98

Il 24 settembre partirà la regular season con la gara tra Pesaro e Fortitudo. Nel fine settimana spazio alla Supercoppa

Egidio Bianchi con Gianni Petrucci

Egidio Bianchi con Gianni Petrucci

Bologna 17 settembre 2019 – Si è ufficialmente alzato il sipario sul 98esimo campionato di Legabasket con la presentazione svoltasi al Palazzo di Varagnana (in provincia di Bologna) a presentazione delle massime autorità della palla a spicchi e di tutti i rappresentati della serie A con un occhio rivolto all’imminente Supercoppa che si svolgerà a Bari il 21 e 22 settembre. “Le immagini dello scorso anno sono esaltanti e l'intensità delle finali sono una spinta per questa stagione. Quello che ci aspetta sarà ancora più bella per i tanti nuovi protagonisti e gli obiettivi Lega. C'è una strategia per i tanti interventi che vogliamo apportare per il movimento." Sono le parole del Presidente della Legabasket Egidio Bianchi che pone grande attenzione su quello che sarà lo spettacolo a cui si assisterà già dall’evento in programma in terra pugliese. Sono attesi numeri in crescita rispetto alla scorsa annata: “Secondo la ricerca Nielsen, sono interessati al basket 14 sui 34 milioni di italiani tra i 16 e i 59 anni. 12 milioni di questi sono interessati al nostro campionato. A livello televisivo, con quei 12 milioni in tv siamo il torneo al quale la gente e più interessata, compresa la NBA. Inoltre abbiamo avuto 13 milioni di spettatori ma ben sei milioni hanno visto i play-off.”

Ad attrarre il pubblico saranno i protagonisti sul parquet come ha tenuto a precisare Gianni Petrucci, Presidente della Fip: “I personaggi che vedo, da Messina a Teodosic, sono la dimostrazione che il basket tira e piace. Poi ogni anno si pensa ai rapporti tra federazione e Lega. Francia e Spagna sono forti perché Federazione e Lega sono molto unite. Le scintille sono fisiologiche ma ora la Lega è cresciuta e tutti andremo verso lo stesso obiettivo.” Chi partirà coi favori dei pronostici è l’Ax Armani Milano con la rivoluzione estiva in panchina che ha visto il ritorno in Italia di Ettore Messina dopo quattordici anni dal suo addio alla Benetton Treviso. L’ex assistant coach degli Spurs avrà il compito di confermare la squadra meneghina sul tetto d’Italia e guidarla alla conquista dell’Eurolega. Pieni poteri quelli ricevuti da Messina che giudica così i primi tre mesi di lavoro: “Penso che quando ti metti la maglia di Milano, soprattutto per gli investimenti che la società fa come accadeva in Virtus, la gente si aspetti che tu vinca, altrimenti è considerato un fallimento. Una situazione particolare come ha vissuto sicuramente un giocatore come Milos Teodosic. Ho avuto la fortuna di stare cinque anni con Popovich. Mi sono montato la testa e ho voluto fare come lui. Per fortuna poi ho incontrato Christos Stavropoulos, è una figura straimportante per noi. Se ti mettono a capo di un progetto, come accaduto a Bologna o Mosca, ti metti lì per cercare di dare un indirizzo su come le cose andrebbero fatte. Ringrazio la proprietà che mi ha dato questa possibilità.” Oltre all’allenatore milanese ha parlato anche Sergio Rodriguez, uno dei fiori all’occhiello del mercato estivo approdati nella lega italiana: “Sono contento di essere qui. Firmare per Milano è stata una grande chance per me, per trovarmi in una grande organizzazione. Lavoriamo duro, combatteremo per i nostri obiettivi. Dopo essere stato in Spagna, Usa, Russia, sono entusiasta di giocare qui. Volevo giocare in una lega e campionato diverso. Sono contento per il basket spagnolo. Quando sei fuori, capisci ancora di più quanto è grande vincere.” Chi proverà a rubare la scena al regista proveniente dal Cska Mosca è un altro pezzo da novanta che indosserà la canotta della Virtus Segafredo Bologna: “Sono contento che Rodriguez sia qui - spiega Teodosic -. Tutti dobbiamo lavorare per migliorare la qualità del campionato e portarlo a livello massimo come è stato in passato. Djordjevic? L'ho sentito. E' deluso dal risultato del Mondiale ma fa parte del gioco”.