Basket Serie A, Crawford dice 33 e spinge Cremona in semifinale. Trento si guadagna gara 5

I lombardi hanno sbancato Trieste 81-78 e sono entrati per la prima volta nella loro storia tra le prime quattro ai playoff. Serata di gloria anche per la Dolomiti Energia che ha piegato Venezia 61-51

Crawford e Mathiang (LaPresse)

Crawford e Mathiang (LaPresse)

Bologna, 25 maggio 2019 – La stagione da record della Vanoli Cremona non si arresta: la formazione biancoblu ha infatti conquistato l’accesso alla prima semifinale scudetto della sua storia battendo l’Alma Trieste 81-78 e chiudendo la serie sul 3-1. Mattatore della gara è stato l’MVP del campionato Andrew Crafword, protagonista di una prova balistica strepitosa, chiusa con un bottino di 33 punti (13/21 dal campo per lui) e 6 rimbalzi per un complessivo 36 di valutazione. Una menzione d’onore la meritano però anche un Mangok Mathiang leonino sotto i tabelloni (16 punti e 10 rimbalzi) e Wesley Saunders (14 punti e 7 rimbalzi) che con la sua energia ha aiutato la Vanoli nella rimonta. Trieste, pur essendo orfana di Dragic, è partita bene e, sotto la regia di Chris Wright (18 punti), ha chiuso in crescendo e con un vantaggio di otto lunghezze (29-21) un primo quarto in cui ha lavorato meglio a rimbalzo. In avvio di seconda frazione l’asticella del vantaggio giuliano si è ulteriormente alzata toccando il +13 (46-33), ma Cremona non ha sbandato e, grazie soprattutto allo scatenato Crawford e a Saunders, ha aumentato l’intensità e dimezzato il gap andando negli spogliatoi a -5 (48-43). Al ritorno sul parquet, pur avendo perso Diener per un problema alla mandibola, la Vanoli si è subito rimessa all’inseguimento dei biancorossi con il trio Saunders-Crawford-Mathiang ma ha più volte mancato il colpo dell’aggancio lasciando a Trieste la possibilità, che i giuliani non si sono fatti scappare, di allungare con i canestri di Cavaliero, Strautins e Peric (66-58 a 10’ dalla fine). Una tripla del giovane lettone ha addirittura fatto schizzare i giuliani al +11 in apertura di quarto quarto, ma per l’ennesima volta Cremona non si è persa d’animo e, approfittando delle forzature da fuori di Trieste, ha ribaltato tutto con un parziale di 18-3 ispirato da Crawford che ha spinto i suoi a +4 (76-72). Un vantaggio cancellato dal 6-0 firmato dai biancorossi che sono tornati in testa, ma sul più bello hanno accusato un calo di tensione, peccando in termini di lucidità e perdendo definitivamente la bussola sotto i colpi finali di Crawford, autore della bomba del sorpasso finale dei lombardi. Si deciderà a gara 5, invece, la serie dei quarti tra Umana Reyer Venezia e Dolomiti Energia Trentino: i bianconeri hanno infatti annullato il secondo match point a disposizione degli orogranata, battendoli 61-51 al termine di un match giocato con un’intensità impressionante. Spinta da Devyn Marble (16 punti di cui 11 siglati nel quarto d’apertura), Trento ha provato subito ad innestare le marce alte e in pochi minuti ha toccato la doppia cifra di vantaggio (17-7). Con le unghie e con i denti la Reyer ha comunque trovato la forza per reagire e limitare i danni aggrappandosi a Watt (19-14 al 10°). Un'istantanea battaglia da oltre l’arco tra Beto Gomes da una parte e Daye e Cerrella dall’altra, ha infiammato il match in avvio di secondo quarto, ma ben presto le squadre hanno ripreso a litigare con il ferro e sono rientrate negli spogliatoi sul 33-25 trentino. Un gap che le triple di Bramos e Haynes, arrivate dopo un digiuno di canestri di quasi 4’ in apertura di secondo tempo, hanno parzialmente colmato spingendo Buscaglia a giocarsi la carta della difesa a zona match up. Scelta azzeccata perché la retroguardia bianconera con il passare dei minuti ha imbrigliato con efficacia la fase offensiva lagunare e ha propiziato un break di 10-0 che ha fatto volare Forray e soci a +12 (43-31). Un tesoretto di vantaggio che Trento nei 10’ finali ha amministrato senza particolari affanni e spegnendo le fiammate di Bramos e De Nicolao.