Daye (LaPresse)
Bologna, 17 maggio 2018 - La Reyer Venezia è la terza squadra a raggiungere le semifinali dei playoff di Serie A dopo Milano e Brescia. Gli orogranata hanno infatti chiuso sul 3-0 la serie contro la Vanoli Cremona sconfiggendo i lombardi con un severo 99-72. Un successo costruito grazie ad una grande prestazione di squadra testimoniata dalle percentuali al tiro (56% da due e 40% da tre) e dai sei giocatori finiti in doppia cifra, capitanati dall'ex Victoria Libertas Pesaro, Austin Daye (19 punti e 9 rimbalzi), e da un Paul Biligha (14 punti e 8 rimbalzi) granitico sotto i tabelloni. A Cremona non sono invece bastati i 21 punti di Darius Johnson-Odom e i 9 a testa di Simone Fontecchio e Drake Diener che questa sera ha chiuso la sua strepitosa carriera da giocatore (allenerà la formazione della Marian University dal prossimo anno). Proprio Daye, con 10 punti siglati nei primi 10 minuti, è stato l'ispiratore della fuga di Venezia che, dopo aver chiuso a +10 il primo quarto (25-15), non si è più voltata indietro incrementando costantemente il suo vantaggio fino al +27 finale, grazie anche alle stilettate di Hrvoje Peric, Stefano Tonut (13 punti a testa) e di Michael Bramos (12 punti) In semifinale i campioni d'Italia se la vedranno con la vincente della serie tra Sidigas Avellino e Dolomiti Energia Trento che questa sera si è portata sul 2-1 sconfiggendo 88-80 la formazione irpina. A firmare il successo dei bianconeri, oggi privi dello squalificato “Betinho” Gomes, sono stati Dustin Hogue (miglior realizzatore con 20 punti) ma soprattutto il miglior Yannik Franke della stagione che, con i suoi 17 punti, ha dato una spinta propulsiva devastante al parziale di 16-3 che agli inizi del quarto finale ha fatto scivolare Avellino a -11 (72-61). Una volta toccato il fondo, la Sidigas ha cercato di rialzarsi affidandosi a Jason Rich (15 punti) e soprattutto a Patrik Auda (13 punti, gli stessi siglati da Scrubb), ma non è riuscita ad andare oltre il -5 ad una manciata di secondi dalla sirena finale. Diego Flaccadori (terzo miglior marcatore dei trentini con 12 punti), ha infatti messo un’ipoteca sul successo bianconero con un gioco da tre punti che ha fatto esplodere l’urlo del PalaTrento.