Martedì 23 Aprile 2024

Basket, Milano riaccoglie Jerrells: "Felice di essere tornato"

Il texano classe 1987 torna a vestire la casacca biancorossa con cui nel 2013/2014 ha vinto il ventiseiesimo scudetto della storia di Milano

Jerrells (LaPresse)

Jerrells (LaPresse)

Milano, 10 novembre 2017 – Messa da parte la delusione per la pesante scoppola patita in Eurolega contro lo Zalgiris Kaunas, l’EA7 Milano prova a concentrarsi sul campionato dove domani alle 20.45 affronterà l’Aquila Trento nel remake dell’ultima semifinale scudetto che vide trionfare i bianconeri. Nella sua faretra però domani sera coach Pianigiani avrà una freccia decisamente appuntita in più: i lombardi in questi giorni hanno infatti perfezionato il ritorno in biancorosso del play-guardia americano Curtis Jerrells che in biancorosso ha già conquistato uno scudetto nel 2014 segnando un canestro decisivo in gara 6 contro Siena. Lo scorso anno invece Jerrells ha militato all’Hapoel Gerusalemme, dove, sotto la guida dell’attuale allenatore dell’Olimpia Simone Pianigiani, ha vinto il campionato e la Supercoppa d’Israele e disputato un’eccellente Eurocup. Il giocatore – che ha firmato un contratto fino al 2019 – è stato presentato alla stampa e ha voluto sottolineare, ai canali ufficiali dell’Olimpia, la gioia di essere tornato in un posto per lui molto importante per molte ragioni tra cui l'affetto che gli hanno da sempre riservato i tifosi: Di tutti i posti in cui sono stato dove ho sentito maggior familiarità in termini di feeling è stato a Gerusalemme quando ci sono tornato dopo l’anno scorso, ma tornare qui adesso mi fa davvero sentire a casa. Solo camminare per le strade di Milano, sono stato già nella mia vecchia via, i ristoranti, tantissimi ricordi sono tornati a galla. E’ stata una bella sensazione. La differenza è che da Gerusalemme ero stato via qualche mesi e qui tre anni. Tornare dopo tre anni è totalmente diverso e toccante”.

Il texano ha poi parlato della sintonia con coach Pianigiani che è accresciuta nel periodo trascorso all’Hapoel: “L’ho sempre conosciuto ma non come allenatore. Aveva questo look distinto, i capelli pettinati all’indietro. Poi quando mi ha allenato Luca Banchi qui a Milano, ho scoperto che Luca era stato il suo assistente a Siena e la mia conoscenza di Simone è aumentata. Quando ha firmato per Gerusalemme mi ha chiamato e da lì abbiamo costruito una chimica, nel corso della stagione, grazie all’energia e alla mentalità. E’ stata una stagione con tanti alti e bassi, vittorie e sconfitte, ma siamo sempre rimasti in sintonia, con l’energia che serviva per creare positività per tutti. E da qui sono nate le nostre vittorie”. 

Infine Jerrells ha ripercorso i ricordi della trionfale stagione 2013/2014 che gli ha fatto conquistare l’appellativo di “The Shot” per quel tiro decisivo in gara 6: “Vincere il titolo è stato indescrivibile. Venivamo da una stagione con tante avversità. Ricordo che dopo aver perso la Coppa Italia i tifosi vennero in palestra… E’ stato come salire sulle montagne russe, tante emozioni. Ma alla fine vincere il titolo è stato come mettere una ciliegina sulla torta, ha reso tutto meritevole di essere vissuto. Per quanto riguarda il mio tiro, sapevo che eravamo pari nel punteggio e se avessi sbagliato avremmo sempre potuto prendere il rimbalzo. Penso che Melli mi abbia consegnato la palla. A quel punto ho pensato che prendendo il tiro non avrei dovuto lasciare tempo sul cronometro. Gentile mi chiedeva la palla, ma io volevo essere sicuro che, prendendo quel tiro, avremmo vinto o saremmo andati all’overtime. Mi sono costruito un buon look, e quando il pallone è andato dentro ho cominciato a prepararmi per gara 7 contro Siena”.