Abass (LaPresse)
Bologna, 19 luglio 2018 – Questo 19 luglio si chiude con un paio di importanti colpi di mercato messi a segno da due società che disputeranno il prossimo campionato di Serie A ma anche le competizioni continentali: la Germani Brescia, dopo l’addio di Michele Vitali che ha sposato il progetto del Morabanc Andorra, è corsa infatti ai ripari attingendo dal bacino azzurro dell’Italbasket di Meo Sacchetti e ingaggiando l’ala classe 1993 Awudu Abass, strappato alla concorrenza di alcuni club europei tra cui vi era il Bayern Monaco che nelle scorse settimane ha mostrato notevole interesse nei confronti del giocatore. Formatosi cestisticamente nelle giovanili della Pallacanestro Cantù, con cui ha mosso i primi passi sul grande palcoscenico della Serie A, Abass ha trascorso gli ultimi due anni all’Olimpia Milano con cui ha vinto il 28° scudetto della storia dei biancorossi. La concorrenza in maglia Olimpia era però piuttosto folta e quindi, per ricavarsi maggiori spazi rispetto ai 13 minuti giocati di media lo scorso anno, Abass ha scelto Brescia che gli garantisce un contratto fino al 2020 ( nell'accordoc’è però un’uscita valida per la prossima estate) e anche il palcoscenico dell’Eurocup. Per i biancoblu si tratta di un innesto di sicuro valore visto che il giocatore porta in dote grande atletismo abbinato ad una buona mira dalla lunga distanza ma anche un'ottima esperienza europea che ha maturato in Eurolega e in Nazionale al fianco del nuovo compagno Brian Sacchetti, dove è arrivato dopo aver vinto un Oro con la Under 20 nel 2013. Un innesto di sicuro valore se lo è assicurato anche la Reyer Venezia che ha ingaggiato per la prossima stagione Deron Washington. Ala piccola classe 1985, Washington è dotato di un’eccellente propensione a rimbalzo e nella distribuzione degli assist ma non disdegna anche il fatto di arrivare a bersaglio come testimoniano i quasi 10 punti di media che lo scorso anno ha mandato a bersaglio con la casacca di Torino che ha vestito negli ultimi due anni dopo aver giocato anche a Pistoia e Cremona.
MATTEO AIROLDI