Giovedì 18 Aprile 2024

Finali scudetto basket, l'Aquila riprende a volare: Milano va ko in gara 3

I bianconeri riaprono la serie sonfiggendo 72-65 i meneghini

Dominique Sutton (LaPresse)

Dominique Sutton (LaPresse)

Trento, 9 giugno 2018 – La Dolomiti Energia Trento è più viva che mai e nel terzo atto delle finali scudetto batte un colpo importantissimo mandando al tappeto 72-65 l’EA7 Milano. Ritrovato il calore del PalaTrento, i bianconeri sono riusciti a sciogliere le briglie e a mettere, nonostante un insufficiente 3/22 nel tiro da tre, in grosse difficoltà Milano che ha sofferto terribilmente a rimbalzo (46-34) e non è riuscita ad arginare lo strapotre fisico di Dominique Sutton (19 punti e 10 rimbalzi) e Dustin Hogue (18 punti 10 rimbalzi) che per la prima volta in questa serie hanno mostrato tutto il loro potenziale. Un contributo prezioso in termini di cambi di ritmo lo hanno dato però anche Toto Forray e soprattutto Jorge Gutierrez che hanno innescato con precisione anche Gomes (13 punti) e Silins (8 punti). Serata da dimenticare invece per Milano che si è rialzata troppo tardi e ha pagato a carissimo prezzo la serata storta del quartetto composto da Jerrells, Goudelok (limitato dai falli), Kuzminskas e Micov.

Dopo un avvio contraddistinto da alcuni errori figli della frenesia, Milano prova ad allungare con le triple di Micov e Kuzminskas e le giocate da sotto di Tarczewski (12-7). Dopo 5’ però suona il primo campanello d’allarme per Milano che perde Goudelock, autore già di due falli. Buscaglia ne approfitta e inserisce Gutierrez che fa subito cambiare ritmo ai bianconeri che piazzano un parziale di 8-2 che vale il sorpasso (15-14). Pianigiani getta nella mischia per la priam volta nella serie anche Abass ma è Bertans a far male da fuori ad una Trento che trova le forze per replicare con Silins che fissa il risultato a fine primo quarto sul 17-17. Ad inizio secondo quarto Milano prova ad aumentare l’intensità difensiva e a far male in attacco con il solito Bertans. Tra sorpassi e controsorpassi si entra però nel minuto finale del primo tempo soltanto sul +2 in favore di Trento che, lavorando meglio a rimbalzo (24-14 dopo i primi 20’), riesce a dispiegarsi in transizione e ad andare negli spogliatoi a +4 (35-31)

Anche in avvio di secondo tempo i rimbalzi continuano ad essere un problema per Milano che in un batter d'occhio finisce a -9 colpita da Silins e Hogue (45-36). Pochi istanti più tardi Shields e Forray pescano dal cilindro anche il colpo del +13 (49-36) approfittando di un paio di amnesie difensive di Milano che anche in attacco sembra essere entrata in un tunnel senza uscita. La schiacciata di Sutton a 3' dalla terza sirena vale addirittura il +15 (53-38) esterno, ma a quel punto Goudelock da fuori e Gudaitis in lunetta provano a scuotere i biancorossi (55-45). L'Aquila non batt ciglio perché è in fiducia e quindi nell'ultimo minuto e mezzo riesce a riprendere quota prima di subire una tripla beffarda da Jerrells che mette il punto esclamativo sulla frazione (58-48). Un antisportivo di Bertans nato dalla quattordicesima palla persa di Milano, inaugura l’ultimo spichio di gara e complica ulteriormente le cose per i biancorossi che non riescono a ritrovare il bandolo della matassa fino a quando Bertans non mette a segno due canestri che chiudono un parziale di 7-0, il quale vale il -7 esterno e punisce una Trento che sul più bello si pianta nelle sabbie mobili. Hogue a cronometro fermo smuove il punteggio dei padroni di casa, ma la bomba di Jerrells e la palla persa di Shields riportano prepotentemente in partita l'EA7 che a 3' dalla fine si ritrova a -4 (63-59). Nel momento di maggior difficoltà, in soccorso alla Dolomiti Energia arrivano il quinto fallo di Bertans, i liberi di Sutton e Hogue e un doppio antisportivo fischiato allo stesso Hogue e a Tarczewski; giocate che fanno respirare a pieni polmoni i bianconeri che volano a +8 a 1'30" dall'ultima sirena e intravedono lo striscione del traguardo. Messa con le spalle al muro l'EA7 prova a reagire di novo con il primo vero lampo di Micov che però manda poi sul ferro la bomba del potenziale -2. Un'occasione ghiottissima per Trento che chiude i conti con le giocate energiche di Sutton.