Giovedì 18 Aprile 2024

Finali scudetto basket, Shields sontuoso. Trento riacciuffa Milano

L'ala danese segna 31 punti e trascina i bianconeri al successo per 77-74. Tutto da rifare per Milano a cui è stato fatale un break di 21-2 incassato nelle prime battute del quarto finale

Shavon Shields (LaPresse)

Shavon Shields (LaPresse)

Trento, 11 giugno 2018 – Con le unghie, i denti e soprattutto tanta difesa la Dolomiti Energia Trento mantiene inviolato nei playoff il fortino della la BLM Group Arena e riporta in perfetto equilibrio la serie delle finali scudetto di pallacanestro sconfiggendo l’EA7 Milano 77-74. Un successo maturato ancora una volta nel secondo tempo in cui sono saliti in cattedra Shavon Shields – migliore in campo e autore di 31 punti di cui 24 siglati nella metà di gara conclusiva – e la difesa trentina che ha letteralmente messo alle corde una Milano che, dopo aver toccato persino il +11 nella terza frazione, ha letteralmente mollato gli ormeggi crollando definitivamente in un disastroso inizio di quarto quarto in cui ha incassato un break devastante di 21-2 che ha portato la Dolomiti Energia fino al +16. Negli ultimi giri di lancettaall'Aquila Trento è quindi bastato controllare la fiammata finale di Milano che, nonostante il -3 al suono della sirena conclusiva, non ha di fatto più impensierito i bianconeri. La startosferica prova di Shields è riuscita persino a far passare in secondo piano le buone prestazioni di Dustin Hogue (14 punti e 7 rimbalzi) e Dominqiue Sutton (13 punti). A Milano invece non sono bastate le doppie cifre di Micov (14 punti), Goudelock (13) e jerrells che però si è acceso solo nel finale.

Avvio complicato per la Dolomiti Energia che in fase di costruzione pasticcia un po’ troppo perdendo 3 palloni nei primi 3 minuti. Dall’altra parte però anche Milano fatica a sorridere perché, nonostante il 4-0 esterno iniziale, Tarczewski si ritrova con due falli sul groppone in un amen. Pianigiani decide allora di giocarsi la carta Gudaitis ma anche il centro lituano fatica a contenere le penetrazioni di Trento e commette come il compagno di squadra due falli in pochissimo tempo; falli che lanciano la riscossa bianconera, agevolata anche dal gioco da tre punti di Silins e dai liberi di Lechtaler che valgono il sorpasso (9-8). Il vero “tallone d’Achille” di entrambe le squadre, che segnano con il contagocce, è però il tiro da fuori (0/10 complessivo iniziale) e così il primo quarto si conclude sul 13-11 ospite. Milano torna in campo con maggior grinta e trova il suo nuovo massimo vantaggio in apertura di secondo quarto a seguito dei canestri di Bertans e Jerrells che alimentano un parziale di 7-0 che vale il 18-11. Sutton prova a spezzare il ritmo di Milano con l’energico canestro del -5, ma la difesa biancorossa non perde intensità e continua a togliere punti di riferimento all’attacco dei bianconeri che scivolano a -12 (27-15) a seguito dei canestri di Tarczewski e Goudelock – autore della prima tripla della serata –, capaci di capitalizzare al meglio i pick and roll milanesi. Anche l’Aquila però stappa con prontezza il canestro milanese dalla lunga grazie a Silins e di colpo riprende il volo riportandosi a -6 (27-21). Sul ribaltamento di fronte Goudelock gela la BLM Group Arena con la tripla che ricaccia a -9 i bianconeri, i quali, toccato il fondo, riprendono con grande energia a costruire e ad attaccare il ferro, riportandosi sul -3 con le schiacciate di un ritrovato Sutton e di Gomes e con il contropiede di Shields che fanno esplodere l’urlo del tifo bianconero (32-29). Il punto esclamativo sul primo tempo è biancorosso e porta la firma di Micov che infila nella retina il 34-29 meneghino. Il protagonista assoluto delle prime battute del secondo tempo è Cinciarini che sigla la bomba del +8 e poco dopo regala un assist al bacio per Goudelock (39-31). Come già accaduto in gara 3, però, Trento si accende all’improvviso e, grazie ai canestri di Hogue, Shields e Sutton rientra fino al -2 (39-37). Kuzminskas dall’arco fa respirare Milano, che non può far nulla quando si infiamma anche Shields che tutto solo ricuce quasi interamente lo strappo (44-42). I bianconeri non riescono però a costruire il tiro del pareggio e di conseguenza subiscono una nuova folata offensiva ospite che vale un 9-0 chiuso da Micov che manda a bersaglio il 53-42 lombardo. Buscaglia è così costretto a rifugiarsi in un timeout da cui Trento esce con una rinnovata e straripante ferocia agonistica che si tramuta in un controparziale di 8-0 per il nuovo -3 bianconero (53-50); uno scarto che resta sostanzialmente invariato anche dopo i canestri di Gudaitis e Hogue, abili a trovare il giusto pertugio nell’area avversaria (55-52 al 30°). Al ritorno sul parquet la difesa della Dolomiti Energia stringe ulteriormente le sue maglie e si trasforma in una tonnara in cui l’Olimpia si intrappola riuscendo a trovare buone risposte solo da Micov. Alla lunga però anche i punti del serbo non bastano più e Trento riesce, nonostante Sutton e Hogue restino a lungo in panchina, a coronare la propria rimonta con la stilettata di Shields (che suggella il sorpasso bianconero (58-57). Un guizzo che fa scattare il click definitivo che scioglie completamente le briglie dell’Aquila che, approfittando anche di un bonus falli speso in 4’ dall’EA7, spicca definitivamente il volo schizzando a +16 al culmine di un parziale tramortente di 21-2 (73-57) che neppure il timeout di Pianigiani riesce a fermare. Una mazzata tremenda da metabolizzare per i biancorossi che nei 2’ minuti finali provano tardivamente a rialzare la testa non riuscendo però ad andare oltre il -3 finale.