Basket, Final Eight di Coppa Italia: Milano e Pesaro volano in finale

Nelle semifinali del sabato cadono l’Umana Reyer Venezia e l’Happy Casa Brindisi finaliste dell’edizione dello scorso anno

Sergio Rodriguez

Sergio Rodriguez

Milano, 13 febbraio 2021 – L’Ax Armani Milano e la Carpegna Prosciutto Pesaro sono le finaliste dell’edizione 2021 delle Final Eight di Coppa Italia di basket. La capolista della serie A si impone sull’Umana Reyer Venezia con un inedito 96-65 mentre i marchigiani colgono il secondo successo nella manifestazione, a distanza di ventiquattro ore da quello sul Banco di Sardegna Sassari, superando 69-74 l’Happy Casa Brindisi.

Un magistrale terzo quarto lancia la fuga dell'Olimpia contro Venezia

La formazione di Ettore Messina ripropone gli stessi dodici scesi in campo giovedì contro Reggio Emilia. La partenza è nel segno della Reyer, priva di Vidmar e Fotu, che scalda la mano da tre punti trovando il bersaglio con quattro conclusioni di fila (due a testa per Bramos e Tonut) che valgono l’8-20 dopo otto minuti di prima frazione. L’Olimpia stringe le maglie in difesa ed i risultati si vedono immediatamente. Il primo sorpasso è firmato da Leday (16 punti) ma i lagunari sembrano tenere il passo fino al 30-36 con la schiacciata di Watt. Seguirà un break di 9-0 con le bombe di Datome, Sergio Rodriguez (mvp con 22 punti, 9 assist e 30 di valutazione) che ribaltano completamente l’inerzia. Milano dà la spallata decisiva agli avversari con un terzo quarto dal parziale di 30-11 che non lascia scampo all’Umana che appare incapace di reagire e fatica a segnare (tredici punti in altrettanti minuti). La quarta frazione è un puro garbage time con l’Armani che arriva a toccare anche il +34.

Pesaro continua a sorprendere con un super Robinson

Ritorna in finale dopo diciassette anni dall’ultima volta la Carpegna Prosciutto Pesaro (era il 2004 quando perse contro la Benetton Treviso guidata da Messina) che nella sua storia ha già conquistato due volte questo trofeo contro i lombardi. I pesaresi, dopo aver già battuto Sassari, negano al roster di patron Marino, senza Harrison anche in questa occasione, di centrare per il terzo anno di fila la finalissima. A fare la differenza ancora una volta è stato il folletto Justin Robinson con 23 punti. Il match fatica a decollare nella fase iniziale. Due conclusioni dall’arco di Zanotti ed un gioco da tre punti di Tambone infiammano la contesa (13-21). Udom pesca una tripla immaginifica allo scadere dei ventiquattro secondi mentre Filloy apre la striscia che permetterà ai suoi di chiudere sul 28-41 a metà gara. Brindisi rientra in campo con uno spirito più battagliero che non intacca il gioco ordinato della Carpegna Prosciutto che scrive +17 (33-50) sul tabellone di gara. Il match non è da considerarsi chiuso perché Thompson e soci lo riapriranno con un break di 10-0 chiuso da Visconti. Lo stesso accadrà nella frazione successiva con l’Happy Casa che recupera ben undici lunghezze di svantaggio riportandosi fino al 69-70 del 39’ con la schiacciata di Perkins e sprecando la potenziale palla del sorpasso. A mettere la ciliegina sulla torta sarà Carlos Delfino dalla lunetta.

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