Basket, Sacchetti striglia l’Italia: “Rimbalzi regalati”

Il Ct azzurro dopo la tre giorni di Verona: "Dove non arriviamo col fisico occorre sopperire con la testa”

Meo Sacchetti

Meo Sacchetti

Verona 11 agosto 2019 – Due vittorie ed una sconfitta per l’Italia alla Verona Basketball Cup che ha salutato la città scaligera col successo ottenuto ai danni del Venezuela. Per la Nazionale azzurra si è trattato del secondo appuntamento in avvicinamento ai Mondiali di Cina. Il commissario tecnico Meo Sacchetti è soddisfatto a metà della prova ottenuta dalla sua squadra e non fa mistero di render nota qualche sua perplessità vista durante la tre giorni al Pala Olimpia: “Se pensiamo di andare a giocare così con squadre più forti e regaliamo tutti questi rimbalzi siamo messi molto male. Dove non arriviamo col fisico dobbiamo sopperire con testa e voglia – le parole rilasciate al termine della gara a Sky - Contro il Senegal non è stata una partita attendibile perché loro erano appena arrivati. Con la Russia abbiamo fatto 30 minuti buoni e 10 veramente male. Col Venezuela non voglio dire che abbiamo fatto peggio, ma non so quanti rimbalzi d’attacco abbiamo concesso loro.”

E proprio dalla sfida contro i sudamericani che lo stesso Sacchetti evidenzia un particolare che auspica di non dover più sottolineare a partire dal prossimo impegno (16-18 agosto) al torneo dell’Acropolis ad Atene: “Non è stata una bella partita: dobbiamo cambiare registro a livello di atteggiamento. Sembrava che aspettassimo la sirena finale per andare a casa e non mi è piaciuto.” Adesso due giorni di riposo concessi al roster che si radunerà martedì 13 agosto presso la palestra dell’Acqua Cetosa di Roma. Lo stesso Sacchetti dovrà scremare ulteriormente la rosa col taglio di altri tre elementi. “Già dal torneo di Atene affronteremo squadre davvero temibili e quei tre test ci diranno dove possiamo andare. Ho sofferto e soffro nel dover fare delle scelte come quelle che hanno coinvolto Andrea, Riccardo e Michele. Ma è il mio lavoro.”, il commento in merito alle rinunce nei confronti di Andrea Cinciarini, Riccardo Moraschini e Michele Vitali.