Venerdì 19 Aprile 2024

Coppa Italia, Milano va a casa e Prioli si infuria: "Ci dobbiamo vergognare"

I biancorossi eliminati dalle Final Eight per mano di una strepitosa Cantù. "Ho visto una squadra senza anima che ha tradito società, città e tifosi. Pianigiani? Non si tocca", le parole del presidente milanese

Jordan Theodore in azione contro Cantù

Jordan Theodore in azione contro Cantù

Firenze, 17 febbraio 2018 - Le Final Eight di Coppa Italia, in corso di svolgimento a Firenze, stanno completamente ribaltando tutti i valori emersi nelle prime 19 giornate di campionato. Basti pensare che in semifinale sono approdate Cantù e Cremona, entrambe ottave, ma per differenza canestri rispettivamente decima e undicesima forza della nostra serie A. Quattro delle prime cinque invece hanno già dovuto fare i bagagli: l'ultima in ordine di tempo è stata la Bologna, sconfitta da Brescia, che classifica alla mano pare la favorita fra le compagini rimaste in ballo. Ma il ko che fa più discutere in queste ore è quello di Milano, mandata al tappeto da Cantù, che ha dominato in lungo e in largo il derby.

Il day after è amarissimo in casa EA7 Emporio Armani, arrivata a Firenze con l'obiettivo di centrare la sua terza Coppa Italia consecutiva. E invece, i biancorossi hanno vissuto un tardo pomeriggio da incubo, che conferma la discontinuità di un gruppo che non riesce proprio a ingranare, né fra i confini nostrani e a maggior ragione quando impegnata in Eurolega. Troppo fragile mentalmente la banda allenata da coach Simone Pianigiani, che sulla carta dovrebbe dominare per talento, esperienza e profondità del roster. Cantù ha messo a nudo tutti i limiti di Milano, impotente di fronte alla precisione chirurgica di Smith e compagni, che dal canto loro hanno giocato una pallacanestro di altissimo livello, con percentuali fuori dall'ordinario.

Non ci sono scuse però per la figuraccia rimediata dalle scarpette rosse, e non ne vuole trovare il presidente dell'Olimpia Livio Prioli. "Di certo scontiamo l'incapacità di gestire la pressione, ma è inaccettabile che giocatori con esperienza e stipendi come i nostri non producano la benché minima reazione - il commento del numero uno milanese - Non abbiamo mai attaccato la spina, subendo per tutta la gara. Ho visto una squadra senza anima che ha tradito società, città e tifosi. Ci dobbiamo vergognare. Io per primo, ma anche loro. Devono chiedere scusare a tutti i tifosi e al signor Armani".

Nonostante la débâcle, resta salda la panchina di Pianigiani. "L'allenatore non si tocca - sottolinea Prioli - Ho visto come ha preparato la partita in questi due giorni e non è stato fatto nulla di quello che ha detto".