Basket, Champions League: Tonut non basta a una grande Venezia. Ai quarti ci va il Nizhny

I lagunari, pur battendo i russi 84-66, escono di scena agli ottavi

Umana Reyer Venezia ko (Lapresse)

Umana Reyer Venezia ko (Lapresse)

Venezia, 12 marzo 2019 – La colonia di squadre italiane che partecipano alle coppe europee di pallacanestro perde una sua importante rappresentante: l’Umana Reyer Venezia, infatti, non è riuscita a ribaltare il -23 rimediato a Novgorod e, pur avendo battuto 84-66 il Nizhny, è uscita di scena agli ottavi della Basketball Champions League FIBA. Agli orogranata non è bastata la straripante prestazione di Stefano Tonut che ha chiuso con un bottino di 26 punti andando quindi in doppia cifra così come Mitchell Watt (15 punti) e Austin Daye (11). Venezia lascia quindi il campo con la consapevolezza di aver dato tutto ma di vantare forse qualche credito dalla fortuna: per ben due volte nel minuto finale, infatti, il ferro a sputato le triple del possibile +21 tentate da Bramos, che avrebbero potuto cambiare il corso di questi ottavi. La “Dea Bendata” ha invece premiato Novgorod che, spinta dai canestri di un Vladmir Dragicevic (21 punti) a lungo limitato dai falli commessi, ha cercato per larghi tratti del match di non far prendere il largo a Venezia che però nella seconda parte ha alzato i ritmi sfiorando l’impresa. Le polveri bagnate degli attacchi e un po’ di tensione segnano un avvio non certo scoppiettante. Poi però la Reyer si accende improvvisamente con le triple di Tonut e De Nicolao e chiude la prima frazione in crescendo 19-12. Da lì inizia la corsa contro il tempo degli uomini di De Raffaele che provano nel secondo quarto a tenere a distanza gli avversari i quali però sfruttano bene l’andamento a fisarmonica del vantaggio orogranata andando negli spogliati con sole sei lunghezze da recuperare (47-41). Nel terzo quarto i lagunari capiscono di dover cambiare ulteriormente passo per provare a centrare il colpaccio e si affidano ad un’arcigna difesa e alla verve di Tonut e De Nicolao che, assieme ad un granitico Watt, abbattono il muro della doppia cifra di vantaggio (60-47) prima dei tre liberi di Perry che chiudono la terza porzione di gara e fanno respirare il Nizhny (70-60). Con le unghie, con i denti e con i canestri di Dragicevic e Komolov, Novgorod cerca poi di non far prendere il largo a Venezia che però alla lunga stacca più vigorosamente gli avversari e sul canestro di Watt a 1’ dalla fine raggiunge il +18. Hummer sul ribaltamento sbaglia un canestro in area e regala palla alla Reyer che con Bramos scocca la tripla del possibile +21, che sarebbe stata forse in grado di riaprire i giochi. La fortuna e il ferro voltano però le spalle per ben due volte all’americano e a Venezia che sull’ultimo rimbalzo raccolto da Zhbanov alza definitivamente bandiera bianca.