Banchero si veste di tricolore nella Nba "Voglio essere la matricola dell’anno"

L’italo-americano a Orlando avvolto con la bandiera. Debutto con Utah anche per Fontecchio

di Alessandro Gallo

Storie diverse, ma tricolori. Ambizioni comuni. Tutto è pronto nel magico mondo della Nba, che Danilo Gallinari, dopo l’infortunio subito in nazionale, sarà costretto a guardare, nonostante abbia firmato per gli ambiziosi Celtics.

Occhi puntati su Paolo Banchero (foto a sinistra) e Simone Fontecchio. Il primo, che è nato a Seattle il 12 novembre 2002, è stato prima scelta assoluta degli Orlando Magic. Sembra non avvertire pressioni e, con il nuovo look con le treccine, non si nasconde. "Voglio essere la matricola dell’anno". E per far capire che vuole fortissimamente giocare con la Nazionale italiana, in occasione del Media Day, si presenta con il tricolore sulle spalle. La scelta l’ha fatta da tempo, Paolo, Pozzecco lo aspetta a braccia aperte. Chi in azzurro si è costruito una solida carriera è Fontecchio (foto a destra), nato il 9 dicembre 1995, non negli Stati Uniti, ma a Pescara. Figlio d’arte: le giovanili nella Virtus Bologna, poi altre tappe in Italia, a Milano, Cremona e Reggio Emilia, prima di esplodere a Berlino, passare per Vitoria e, da lì, firmare un biennale con gli Utah Jazz. "Sono qua per restare a lungo", dice con la stessa faccia tosta di Banchero. Sette anni di differenza, una crescita in ambienti agli antipodi, ma lo stesso fuoco sacro.

"In un anno è cambiato tutto – insiste la prima scelta assoluta, il secondo italiano di sempre, dopo Andrea Bargnani –. Un anno fa ero al college a Duke University e adesso sono qui, nella Nba, dove tutto è diverso. Ma sono stato accolto bene, vedo un gruppo unito che mi ha dato il benvenuto".

E Fontecchio cosa combinerà a Salt Lake City? "Sono cresciuto tanto negli ultimi due o tre anni. Fuori e dentro il campo. Sono diventato papà e Bianca, mia figlia, ha quasi tre anni. Giocare in Germania e in Spagna mi ha aiutato, così come l’esperienza alle Olimpiadi e quella più recente agli Europei. Sono un buon tiratore, atletico, che porta intensità".

Il ct Pozzecco li seguirà da lontano, sperando di poterli avere, nella stessa squadra, la prossima estate.