Sabato 20 Aprile 2024

Balo attacca, Mancio insiste con Retegui

Mario: "In Italia ce ne sono di punte in forma... ". Il ct: "Gli voglio bene, sono contento che sia al top". Mateo titolare stasera contro Malta

Paolo Franci

A Napoli, dove anni fa avevano pure pensato di prenderlo, lo chiamerebbero ’Core ’ngrato’. Eh sì, Mario Balotelli che entra in tackle duro su Roberto Mancini, l’uomo che l’ha scoperto, lanciato, protetto finche è stato possibile, rilanciato e rilanciato ancora anche a dispetto del’evidenza, è un po’ come se i sette nani avessero ’venduto’ Biancaneve alla perfida strega. Un ’tradimento’ bello e buono.

Balo dixit "Gli attaccanti in Italia ci sono e sono in forma, fidatevi". Una polemica aperta con il ct che precedentemente aveva detto: "In attacco abbiamo problemi ma non perché non ci siano talenti. Ma devono giocare e non giocano". Difficile che un soggetto egoriferito - ricordate il Balotelli che parlava in terza persona riferendosi a "Mario" o "Balotelli"? - sia sceso in campo per difendere la categoria. Tenderemmo ad escluderlo. E infatti, dopo aver detto che gli attaccanti italiani – cioè lui... - ci sono, scrive: "Il rimpianto è il sentimento di chi periodicamente non impara la lezione e ci arriva quando tutto finisce o è andato o semplicemente non arriverà mai". Tradotto: ho sprecato mile occasioni e ora che l’ho capito è troppo tardi per provarci di nuovo. Struggente. Il Mancio, che considera Mario un fratellino più piccolo - è la persona con cui ha avuto più pazienza nella vita professionale, senza ombra di dubbio - ha risposto con una affettuosa carezza e un sorriso aperto:: "Mi fa piacere che gli attaccanti ci siano... Non so a cosa si riferisca, ma a Mario voglio troppo bene, spero sia in forma davvero".

Eh già, Balotelli. Quando il Mancio approdò sulla panca azzurra nell’ormai lontano maggio 2018 aveva mille idee, altrettante intuizioni, dubbi e una sola certezza: il recupero di Mario che avrebbe dovuto essere l’architrave del progetto azzurro, quel ’nove’ ideale che il Mancio insegue da cinque anni ormai, con buona pace di Immobile. Mario arrivò in Nazionale carico di buone intenzioni, ma anche carico fisicamente al punto, pare, di sfiorare i cento chili di peso per le partite di Nations League con Polonia e Portogallo. E fu un flop fragoroso. Alle presunte illazioni sul suo peso Mario reagì in modo colorito sui social e anche un minimo sboccato, smentendo. Ma a smentire la sua smentita arrivò poi il Nizza, suo club dell’epoca, che lo multò per essersi presentato in ritiro con troppi chili addosso oltre il consentito, considerando che il peso forma di Mario era 88 chili.

Lui però è il passato e il presente si chiama Mateo Retegui, bomber della speranza azzurra che stasera affronta la nazionale maltese. Mancini se la gioca con diversi cambi ripartendo "dal secondo tempo contro l’Inghilterra".