Giovedì 25 Aprile 2024

Azzurri d’argento nella staffetta mista Un gabbiano attacca l’olandese Mollema

Ganna e compagni battuti soltanto dalla Svizzera. L’Orange colpito per un pesce disegnato sulla maglia

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di Angelo Costa

Meno di tre secondi: è il tempo che separa l’Italia del ciclismo dal secondo oro mondiale in Australia. E’ una mezza impresa e non solo perché gli azzurri della staffetta mista migliorano il bronzo dello scorso anno: Filippo Ganna, Edoardo Affini, Mattia Sobrero, Vittoria Guazzini, Elisa Longo Borghini e Elena Cecchini, rigorosamente in ordine di comparizione (gareggiano prima gli uomini, poi le donne), arrivano a un soffio dalla Svizzera, decisamente più forte, e si lasciano dietro Nazionali che godevano di maggior credito. "E’ un argento che ci regala entusiasmo", commenta Longo Borghini, sottolineando la compattezza del gruppo, grazie alla quale l’Italia tiene testa alla Svizzera di Kung e Bissegger con gli uomini e addirittura la rimonta con le ragazze, un duello al quale i padroni di casa dell’Australia e i campioni uscenti della Germania, terzi e quarti alla fine, assistono distanti una quarantina di secondi.

Resta a guardare anche l’Olanda, grande favorita della vigilia, schierando Van der Poel e le fortissime Van Dijk, fresca di tris iridato nella crono, e Van Vleuten, padrona di Giro, Tour e Vuelta. Anziché l’oro del team relay, gli orange portano a casa il mondiale meno ambito, quello della sfortuna. Apre il tema Bauke Mollema, uno che col tempo ha grande confidenza: pochi chilometri e la catena lo lascia a piedi, costringendolo ad abbandonare i compagni. Ripartito, in vista del traguardo Mollema rischia di schiantarsi contro un gabbiano (nella foto), forse attirato dal disegno di un pesce sulla divisa olandese: un abile ‘dribbling’ gli evita il peggio. Episodio anomalo, ma non inedito: nei giorni scorsi altri corridori, fra cui Evenepoel, hanno raccontato di esser stati attaccati dalle gazze in allenamento.

Mollema jellato, ma non solo: l’Olanda deve correre con due atlete anche fra le donne. Van Vleuten, infatti, rovina a terra, sempre per via di una catena che fa le bizze, pochi metri dopo esser scesa dalla pedana di partenza: pur con una frattura composta del gomito destro, minaccia di essere al via sabato nella prova su strada, magari per rifarsi sulla sorte.