Giovedì 18 Aprile 2024

Ansia Pirlo per Dybala e McKennie

Gli infortuni della Signora verso la sfida con l’Inter: anche Chiesa toccato duro. Mercato, c’è il Psg su Pogba

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di Paolo Grilli

Cinica e incurante delle difficoltà. La Juve, vincendo ieri col Sassuolo, sembra aver ritrovato quello spirito che sembra codificato nel suo Dna e che ultimamente si era però un po’ dissolto. Il Sassuolo ha giocato metà partita in dieci, è vero, ma come definire l’uscita dal campo in rapida successione di McKennie e Dybala – con il grosso dubbio poi sulle condizioni della caviglia di Chiesa toccata duramente da Obiang – se non come una emergenza improvvisa cui la Signora ha fatto fronte con cuore e classe?

Mercoledì c’è il Genoa in Coppa Italia a Torino, ma è chiaro che il pensiero di Pirlo vada alla sfida scudetto di domenica a San Siro con l’Inter. Una partitissima alla quale la Juve arriverà per forza incerottata. McKennie ha accusato un dolore all’ileopsoas nel colpire di tacco per servire un pallone d’oro a Frabotta, Dybala potrebbe avere guai al legamento mediale del ginocchio sinistro dopo lo scontro di gioco nel primo tempo. Solo gli esami potranno stabilire l’entità dei due infortuni, ma soprattutto la presenza della Joya domenica è a rischio. Pirlo ha ritrovato Morata, ma è difficile pensare che possa essere subito ai livelli precedenti lo stop.

"Serviva dare continuità, altrimenti la vittoria di San Siro non sarebbe servita a niente. Abbiamo gestito male il primo vantaggio: siamo stati costretti ad alzare il baricentro e ad essere un po’ più disordinati ma era importante vincere, di voglia e di carattere, per portare a casa i tre punti", ha sentenziato un Pirlo sintonizzato sulle frequenze della massima concretezza nel dopo partita. Sapendo benissimo che fallire a San Siro potrebbe costare carissimo.

Sul fronte del mercato, nuvoloni sul Pogba-bis, l’agognato ritorno di Paul alla Juve che affolla i sogni del mondo bianconero ormai da un paio d’anni. E non perché il centrocampista francese campione del mondo se ne voglia restare allo United, anzi: come sottolineato dal suo agente Mino Raiola, la sua esperienza a Manchester è ai titoli di coda, ed è allora scontato che i Red Devils vogliano monetizzare la partenza del grande talento prima della scadenza del suo contratto, giugno 2022. Piuttosto, l’insidia arriva da Parigi, proprio la città vicino alla quale è nato Pogba.

Mauricio Pochettino, secondo il Daily Star Sunday, avrebbe indicato proprio in Paul il rinforzo ideale per il suo Psg in cerca di una nuova idea di gioco con il cambio in panchina. Ed è facile intuire che il presidente Al-Khelaifi e il plenipotenziario Leonardo non si lascino intimidire dalle cifre che gravitano intorno al francese, uno che in Inghilterra prende 15 milioni di sterline lordi ogni anno. Tanto più che il valore di mercato dell’estroso 27enne si è pressoché dimezzato causa Covid, passando da una quotazione siderale da oltre 100 milioni di euro ai 50-60 attuali. Non è segreto che la Juve avesse ipotizzato la formula del prestito con obbligo di riscatto per fare tornare Paul quattro anni e mezzo dopo il suo passaggio allo United.

La Signora continua anche a monitorare Locatelli, cresciuto ulteriormente in questa stagione al Sassuolo e già in estate sondato ampiamente da Paratici. "E’ uno molto forte", ha confermato ieri su Sky nel prepartita il ds bianconero. Per il ruolo di vice Morata, si continua a puntare su Scamacca del Genoa, dopo che Gattuso sembra aver blindato Llorente. Non è da escludere poi una svolta per Papu Gomez ma l’ormai ex atalantino arriverebbe solo in uno scambio con Bernardeschi, di difficile attuazione. E c’è pure la grana del rinnovo di Dybala da risolvere: la Juve offre dieci milioni all’anno, la ‘Joya’ ne vorrebbe quindici. Paul e Paulo: la strada dei sogni della Juve si presenta come una dura salita.