Gli Stati Uniti portano male alle racchette italiane. Dopo Berrettini anche Jannik Sinner si è ritirato, ieri a Miami dopo soli cinque giochi nella partita contro l’argentino Cerundolo, numero 103 del ranking. Un fulmine a ciel sereno, perché il tennista alto-atesino aveva iniziato bene, salvo iniziare a mostrare chiari problemi di mobilità, cedendo definitivamente dopo il 4-1 iniziale e andando a dare la mano all’avversario annunciando il forfait.
Il giorno prima Matteo Berrettini si era operato alla mano destra, annunciandolo sui social: "Dopo il ritiro dal torneo di Miami, a causa di un infortunio alla mano destra, io e il mio team abbiamo parlato con medici e specialisti, avendo effettuato tutti i controlli e gli accertamenti del caso, ci hanno consigliato di procedere con una piccola operazione per garantire un rapido e completo recupero", ha scritto il tennista romano su Instagram. Ieri è stato Sinner a dover rinunciare al torneo alle porte della semifinale.
A Miami invece sono arrivati in semifinale i fratelli del doppio azzurro Simone Bolelli e Fabio Fognini, nel Masters 1000: hanno vinto in rimonta sugli argentini Federico Delbonis e Maximo Gonzalez per 4-6, 6-3, 10-7. Ora in semifinale Bolelli e Fognini sfideranno la coppia formata dall’olandese Wesley Koolhof e dal britannico Neal Skupski, teste di serie numero sei: sono gli stessi avversari che hanno battuti i due italiani un paio di settimane fa al primo turno di Indian Wells.
A proposito di nazionali: non si terrà oggi il sorteggio per la fase finale della Coppa Davis, spostato al 26 aprile, sempre a Londra presso la sede della Federazione internazionale tennis.
Intanto l’austriaco Dominic Thiem è risultato positivo al coronavirus e si deve fermare subito dopo il lungo stop.
Thiem è rientrato nel Challenger di Marbella , dove è stato eliminato al primo turno, dopo una pausa di dieci mesi per l’operazione al polso. Dopo la partita ha comunicato sui social la sua positività, con lievi sintomi.
Doriano Rabotti