Paola Egonu non fa sconti al suo futuro: il VakifBank vince a Milano

L'opposto veneto, accolta in grande stile all'Allianz Cloud, domina entrambe le sfide e permette alla squadra turca di staccare il pass per le semifinali di Champions League

Paola Egonu scatenata contro Milano, sua prossima squadra (Alive)

Paola Egonu scatenata contro Milano, sua prossima squadra (Alive)

Milano, 21 marzo 2023 - Avversari mai più: è questo lo spirito della partita, valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League, tra Vero Volley Milano e VakifBank. La protagonista della serata è stata indubbiamente Paola Egonu: per l'opposto veneto, che l'anno prossimo passerà dalla squadra turca a quella meneghina, una gara magistrale (con 36 punti all'attivo) e, ancor prima, tutti i riflettori di un'intera città e di un'intera nazione puntati addosso, come si è evinto dal grande successo al botteghino dell'Allianz Cloud. Vip presenti per l'occasione sugli spalti per coccolare con qualche mese d'anticipo il gioiello del volley italiano, accolto già nei giorni scorsi con encomi tanto meritati quanto non scontati alla luce del rapporto altalenante con i colori azzurri. Se Milano perde la partita e la Champions League ma accoglie in prospettiva un grande asso, Istanbul gode per stasera ma mastica amaro per il futuro, come si evince dagli appelli dei tifosi turchi tramite i social (e non) affinché alla fine venga scritto un epilogo di mercato diverso.

La cronaca

All'andata Paola Egonu, con un bottino di 21 punti a referto che le è valso il titolo di top scorer, non ha fatto sconti al suo futuro e ha contribuito in maniera netta al netto 3-0 (25-18; 25-19; 25-17) del VakifBank contro il Vero Volley Milano: uno score pesantissimo che consentirebbe alle turche di staccare il pass per le semifinali di Champions League anche solo vincendo 2 set. La missione riesce grazie a un 2-3 (25-18; 22-25; 25-22; 21-25; 11-15) ottenuto in rimonta contro un ottimo Vero Volley Milano, che ha potuto ammirare da vicino la bravura del prossimo acquisto Paola Egonu. Per l'opposto veneto 36 punti all'attivo con una percentuale in attacco del 42% impreziosita da 3 muri e 2 ace a referto: un ottimo bottino che risulta determinante ai fini di una partita e, in generale, di un doppio confronto che premia la squadra allenata da Giovanni Guidetti, uno dei migliori tecnici in circolazione sotto la cui gestione sta ulteriormente crescendo una delle giocatrici più forti in circolazione.

La polemica con l'Italia

L'ufficialità del passaggio nella prossima stagione al Vero Volley Milano era arrivata poche settimane fa quasi a chiusura di un cerchio: quello della pace fatta con la sua Italia. Tutto era nato negli scorsi Mondiali, quando Paola Egonu trascinò la Nazionale azzurra sul terzo gradino del podio battendo nella 'finalina' gli Stati Uniti con un rotondo 3-0. Prima però c'era stata la dolorosa sconfitta per 1-3 per mano del Brasile, che si sarebbe poi piazzato al secondo posto alle spalle della solita imbattibile (o quasi) Serbia. Proprio dopo quel ko in cui, come suo solito, Paola Egonu aveva alternato grandi giocate a errori banali arrivò l'incredibile decisione, a 24 anni ancora da compiere, di lasciare la Nazionale. La motivazione è presto detta: uno sfogo con il proprio procuratore Marco Reguzzoni in cui l'opposto veneto riportava uno dei tanti insulti ricevuti via social. Naturalmente quello a sfondo razziale: "Mi chiedono ancora se io sia italiana: questa è la mia ultima partita in Nazionale". A questa frase hanno fatto seguito mesi densi di alterne vicende: dalle carezze di parte delle istituzioni a polemiche di vario genere da parte di chi accusava Paola Egonu di essere - nel bene e nel male - troppo accentratrice, oscurando così una squadra che invece avrebbe meritato più encomi al di là dei singoli. Le acque si calmano fino a un'intervista rilasciata a Vanity Fair e poi parzialmente smentita dalla diretta interessata, che avrebbe in seguito abbassato il tiro dicendo di essere stata fraintesa. La sintesi? Mai un figlio in Italia per preservarlo dagli insulti ricevuti nel corso degli anni a causa del colore della propria pelle. La dose viene rincarata nella conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo, evento in cui la pallavolista è stata co-conduttrice per una sera alle spalle del padrone di casa Amadeus. A precisa domanda, Paola Egonu risponde: "L'Italia è un paese razzista, ma sta migliorando". Anche questa affermazione, come prevedibile, contribuisce a sollevare le polemiche della fetta sana e civile di un Paese che si è sentito offeso da una dichiarazione pesante e, in un certo senso, tanto discriminatoria come quelle incassate dalla pallavolista. Poi l'inatteso dietrofront sul palco del Teatro Ariston grazie a un monologo a cuore aperto che di fatto chiude (si spera definitivamente) le polemiche reciproche: una dichiarazione d'amore all'Italia, agli italiani e una porta riaperta per la Nazionale. Sempre ammesso che il ct Davide Mazzanti, uno che non ha nascosto la voglia di ridare centralità al gruppo, sia d'accordo.

Il passaggio a Milano

In attesa di dirimere la matassa Nazionale, Paola Egonu definisce il suo futuro a livello di club: l'anno prossimo tanti saluti al VakifBank per approdare al Vero Volley Milano, un progetto ambizioso e non solo per la cifra messa sul piatto nell'operazione (800 mila euro più bonus e premi vari, per arrivare a circa 1 milione). Nella stagione futura Milano potrà contare anche sul contributo di Myriam Sylla, Alessia Orro e Raphaela Folie: praticamente una bella fetta della Nazionale e con una sessione di mercato ancora da completare. Neanche questo trasferimento è stato accompagnato da un plebiscito e non solo per la somma messa sul piatto per Paola Egonu, che guadagnerà poco meno di quanto attualmente percepito in Turchia: per molti il ritorno dell'opposto in Italia è un controsenso alla luce delle dichiarazioni già citate e tutte aventi la parola 'razzismo' come comune denominatore. Pecunia non olet, ha sarcasticamente commentato qualcuno. Fatto sta che ora la palla, in ogni senso, passa a Paola Egonu, chiamata nella prossima stagione, quella che tra l'altro farà da viatico alle Olimpiadi di Parigi 2024, a rimettere il volley al centro del villaggio, restituendo a questo mondo (e magari alla maglia azzurra) una delle atlete più forti della generazione in corso.

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