golf PGA Tour: DeChambeau mantiene la promessa

Era il grande favorito alla partenza del Rocket Mortgage Classic e ha ottenuto il sesto titolo sul circuito con un'ottima rimonta finale

ANSA

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EPILOGO: Bryson DeChambeau è tornato al successo dopo oltre un anno e mezzo imponendosi nel Rocket Mortgage Classic, quarto evento del PGA Tour dopo la ripresa seguita allo stop per l’emergenza sanitaria. Sul percorso del Detroit Golf Club (par 72), a Detroit nel Michigan, DeChambeau, 27 anni a settembre, nativo di Modesto (California), ha portato a sei i titoli sul circuito, sorpassando con un 65 (-7), miglior punteggio di giornata, per uno score di 265 (66 67 67 65, -23) colpi l’emergente Matthew Wolff (268, -20), leader dopo tre turni. 

Il vincitore alla 104ª gara sul tour, ha realizzato otto birdie, di cui tre a chiudere, e un bogey e ha soprattutto approfittato della falsa partenza di Wolff che ha ceduto il comando con cinque bogey, contro due birdie, sulle prime dieci buche, poi è stato vano il tentativo di recupero con quattro birdie (71, -1). Il successo di DeChambeau, che vanta anche una vittoria sull’European Tour, era comunque nell’aria dopo ben sei top ten di fila, tre conseguite prima della sospensione e tre dopo la ripresa del circuito. Ha percepito un assegno di 1.350.000 dollari, su un montepremi di 7.500.000 dollari, ed è salito dal decimo al settimo posto nel world ranking dove è saldamente al vertice Rory McIlroy davanti a Jon Rahm e a Dustin Johnson.

In terza posizione con 270 (-18) Kevin Kisner e in quarta con 272 (-16) gli inglesi Danny Willett e Tyrrell Hatton, il canadese Adam Hadwin e Ryan Armour, autore di una “hole in one” nel secondo giro (buca 5, par 3, yards 153, ferro 8). L’ottavo posto con 273 (-15) ha permesso a Webb Simpson, vincitore del RBC Heritage e tornato in gara dopo una quarantena volontaria per la positività di un famigliare, di portarsi dalla sesta alla quarta piazza della graduatoria mondiale, superando Justin Thomas e di Brooks Koepka nell’ordine alle sue spalle. Buon recupero di Rickie Fowler, testimonial di Rocket Mortgage, da 40° a 12° con 274 (-14), e medesimo punteggio per il norvegese Viktor Hovland. In retrovia Steve Stricker, 67° con 284 (-4), capitano statunitense alla prossima Ryder Cup impegnato soprattutto a trarre spunti per il suo ruolo.

TERZO GIRO: Matthew Wolff, leader con 197 (69 64 64, -19) colpi, ha preso il largo nel terzo giro del Rocket Mortgage Classic, quarto evento del PGA Tour dopo la ripresa seguita allo stop per l’emergenza sanitaria, in svolgimento sul percorso del Detroit Golf Club (par 72), a Detroit nel Michigan. 

Wolff, 21enne di Simi Walley e uno dei giovani più interessanti del circuito, ha realizzato un 64 (-8, un eagle, nove birdie, tre bogey), miglior score del turno, ha l’occasione per cogliere il secondo titolo con la cabala dalla sua parte. Infatti nell’unica occasione in cui si è trovato al vertice dopo 54 buche, ha poi alzato il trofeo (3M Open, 2019). Il californiano nel giro finale dovrà difendere i tre colpi di vantaggio che vanta sui primi inseguitori, ma non avrà un compito facile perché Bryson DeChambeau è uno dei giocatori più in forma e viene da sei top ten consecutive, tre conseguite prima della sospensione e tre dopo la ripresa del tour, e Ryan Armour - per entrambi 200, -16 colpi -  ha confermato il buon momento dopo essersi reso autore di una “hole in one” nel secondo giro (buca 5, par 3, yards 153, ferro 8). 

In corsa anche Troy Merritt, Mark Hubbard, Chris Kirk e l’irlandese Seamus Power, quarti con 202 (-14), e qualche possibilità per Webb Simpson, in vetta dopo due turni insieme a Kirk, Wesley Bryan, Luke List, l’inglese Matt Wallace e per il norvegese Viktor Hovland, ottavi con 203 (-13). Fuori gioco il giapponese Hideki Matsuyama, la cui rimonta dal 55° al 13° posto con 204 (-12), grazie a un 65 (-7), è stata spettacolare ma tardiva, così come hanno poco da chiedere, se non migliorare la classifica, Tony Finau, 19° con 205 (-11), Rickie Fowler, 40° con 207 (-9), e Steve Stricker, capitano del team statunitense alla prossima Ryder Cup, 49° con 208 (-8).