golf, l'Open femminile trampolino per la Solheim Cup

L'Italia del golf in rosa torna protagonista in Europa con il suo evento più importante, l'Open, in Piemonte dal 28 maggio. Intanto Chimenti non si ferma e pensa alla Solheim Cup, la Ryder Cup femminile

Virginia Elena Carta

Virginia Elena Carta

Torna il Ladies Italian Open. Lo fa dopo sette anni di assenza. Nel 2014 infatti si disputò l'ultima edizione a Perugia. Dal 28 maggio si giocherà al Golf Margara, a Fubine, nel cuore del Monferrato patrimonio dell'Unesco. Siamo all'edizione numero 25 e per la prima volta in Piemonte. La regione ha 51 strutture, annovera il 15% dei golfisti nazionali e ha dato i natali ad alcuni tra i più forti campioni della storia del golf nostrano, su tutti i fratelli Molinari. Nella splendida cornice della Sala Trasparenza della Regione Piemonte si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del torneo.

Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte - “Questo evento è estremamente significativo. Cementa il rapporto tra il Piemonte e il golf, riafferma il principio di utilizzare gli eventi come volano promozionale della regione e segna l'avvio della ripartenza del dopo Covid. Da qui è partito il Giro d'Italia che abbiamo voluto fortemente quale segno della volontà di ripartire e non fermarsi più. Avremo anche le APT Finals di tennis. Il golf si inserisce a pieno diritto nella sostenibilità ambientale ed è emblema di salute. Noi crediamo molto negli eventi e gli investimenti lo confermano grazie al ritorno in termini d'immagine e monetari. Lo sport è sicuramente un volano per la promozione turistica del territorio e i grandi eventi uno strumento imprescindibile di comunicazione”.

Franco Chimenti, presidente Federgolf - “Da qui alla Ryder Cup 2023 si può ancora fare moltissimo per il golf italiano purché ci sia un corrispettivo come quello trovato in Piemonte. Molti anni fa abbiamo iniziato l'avventura in questa regione che ci ha sempre appoggiato. Oggi l'organizzazione del Ladies Italian Open è in gran parte merito di Alberto Cirio e della sua regione. È proprio alla regione Piemonte che dovremmo intitolare la gara. Il golf, a differenza di molti sport, quest'anno crescerà del 15% che, nonostante il Covid, è un risultato straordinario. La popolarità è dovuta in buona parte ai nostri campioni, su tutti i fratelli Molinari, ma anche alle tante giocatrici che si distinguono nel mondo. Siamo felici di poter dar loro questa grande opportunità. Ospitare la Solheim Cup? Non posso prometterlo ma neanche nascondere che sia un pensiero che da qualche tempo ho in testa".

Vittoria Poggio assessore turismo cultura regione Piemonte - “Fare sistema ha aiutato a mettere a fattor comune gli elementi valorizzanti del territorio attraverso la capacità delle persone e le peculiarità del territorio stesso. Sono orgogliosa sia come alessandrina, visto che il golf Margara ne è in provincia, che come donna poiché torna il più importante evento gofistico in rosa. Lo abbiamo voluto fortemente ospitare nella nostra regione lavorando in concerto con privati e tutto il mondo che esprime eccellenze e valori perché ci crediamo fortemente”.

Fabrizio Ricca assessore allo sport regione Piemonte - “La Federgolf piemontese, attraverso il suo presidente Marco Francia, ci permette di avere un contatto diretto con tutti i circoli. Vogliamo diventare la casa dello sport, attraverso i grandi eventi e il Ladies Italian Open è uno di essi”.

Maria Amelia Lolli Ghetti vice presidente della Federgolf e presidente del Golf Margara - “Il nostro circolo compirà 50 anni nel 2022. Poter ospitare il ritorno di questa competizione rappresenta il raggiungimento di un sogno".

Virginia Elena Carta, neo professionista che giocherà il Ladies Italian Open - “Nel 2014 ho vinto il premio amateur e oggi competerò nel torneo di casa da professionista. Sono molto emozionata. L'Italia torna alla ribalta e lo fa mettendo i grandi eventi e le donne al centro del rilancio”.

Paolo Montali, direttore progetto Ryder Cup 2023 - “Le nostre giocatrici sono tra le migliori al mondo. Le nostre nazionali vincono dappertutto e oggi dar loro la possibilità di giocare sotto la bandiera della Federazione Italiana è una grande opportunità. Le ragazze devono essere orgogliose della Federazione che le ha sempre aiutate e supportate. Poi devono metterci competenza, cuore e passione, aspetti che permettono di fare la differenza”.