Martedì 23 Aprile 2024

La racchetta da padel autografata da Papa Francesco. Andrà all’asta per aiutare 500 famiglie povere

In Vaticano l’incontro fra i promotori dell’iniziativa Luigi Carraro e Alessandra Turco e il Santo Padre che incoraggiato a proseguire sulla via delle iniziative solidali attraverso lo sport

Papa Francesco firma la racchetta da padel (foto Vatican Media)

Papa Francesco firma la racchetta da padel (foto Vatican Media)

Roma, 26 aprile 2023 - C'è lo stemma papale e i colori del Vaticano. E, soprattutto, c'è la firma autografa di Papa Francesco sulla racchetta da padel realizzata dal brand Bullpadel appositamente per il Santo Padre. Lo scopo? Sarà messa all’asta in favore del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” per sostenere il servizio di accoglienza a 500 famiglie povere con bambini piccoli. Durante l'incontro di oggi con i promotori di questa iniziativa solidale attraverso lo sport – il presidente della International Padel Federation Luigi Carraro e Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel che fa parte di Athletica Vaticana, l'associazione sportiva della Santa Sede che hanno portato la racchetta alla firma di Papa Francesco - il Santo Padre ha incoraggiato i presenti a proseguire sulla via delle iniziative solidali attraverso lo sport.

All’incontro con il Papa erano presenti, oltre a Carraro e alla Turco, un’emozionatissima Delfina Brea, 23enne vicecampionessa del mondo con la nazionale argentina, Alfredo Penalver, presidente di Bullpadel – la racchetta sarà messa all'asta sul sito del brand tecnico e i top player del team faranno da ambassador dell'iniziativa sui loro social - e l’artista romana Barbara Salvucci, che ha disegnato la racchetta, Diego Miller, Presidente dell’American Padel Federation in rappresentanza delle federazioni del continente americano.

L’intero ricavato dalla vendita della racchetta sarà consegnato al Dispensario “Santa Marta”: i “vicini di casa” di Papa Francesco. Da 101 anni questa concreta rete solidale –affidata alle suore vincenziane – accoglie famiglie povere, con bambini piccoli, di diverse nazionalità, culture e religioni garantendo – oltre a viveri e pannolini – soprattutto la possibilità di visite specialistiche gratuite grazie alla disponibilità di tanti medici. Ed è proprio con le 500 famiglie assistite dal Dispensario Santa Marta che Papa Francesco ha scelto di festeggiare, “in famiglia”, il suo compleanno.

Emozionante il presidente di Fip Luigi Carraro, che ha consegnato la racchetta al Papa: “Una sola racchetta, uguale per tutti, in tutto il mondo. È la potenza simbolica della ‘pala de padel’ firmata dal Santo Padre, immaginando che in ogni angolo del mondo ogni giocatore, amateur o professionista, impugni la propria racchetta come se fosse quella di Papa Francesco e sia dunque messaggero di lealtà, solidarietà, amicizia, inclusione e motivazione con l’obiettivo di imparare, crescere, migliorarsi come persone attraverso lo sport. Come ha detto Sua Santità recentemente ‘Lo sport è metafora di vita’ e se il ricavato di questa racchetta potrà migliorare quella delle famiglie sostenute dal “Santa Marta” avremo vinto, senza dubbio, il trofeo più bello e importante al mondo”.

Alessandra Turco, anche lei protagonista della sobria cerimonia di consegna della 'pala' ha poi spiegato: “La Federazione vaticana di Padel – Vatican Padel – è membro ufficiale dell’International Padel Federation dal 29 aprile 2022. La nostra è una comunità piccola e peculiare che contribuisce al mondo sportivo come può. Siamo grati al presidente Carraro per averci accolto. Con questa iniziativa solidale continuiamo a uscire fuori dalle mura vaticane per rispondere in modo concreto alle indicazioni del ‘nostro capitano, Papa Francesco: “Non dimenticare gli ultimi,  invisibili, perché senza cura degli altri il mondo non guarisce”. Nella speranza che la racchetta da padel possa essere sempre più simbolo di unione, fratellanza e solidarietà”.

Emozionatissima Delfina Brea, 22enne argentina vicecampionessa del mondo e protagonista di una pagina bellissima con Papa Francesco: “Sono stata battezzata da Papa Francesco quando era Arcivescovo di Buenos Aires. Se qualcuno mi avesse detto che un giorno lo avrei rincontrato in Vaticano grazie alla racchetta da padel, come avrei potuto credergli? E invece è successo davvero e per fare una cosa bellissima, anzi la più bella: aiutare bambini che non hanno avuto fortuna nella vita e che spero l'abbiano il prima possibile. Aiutarli non è un dovere, ma un privilegio. È per questo che ringrazio di cuore l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, per avermi insegnato oggi come una racchetta possa avere due 'facce' sul campo ma molte di più nella vita, semplicemente facendo squadra e impegnandosi per il prossimo”.