Martedì 16 Aprile 2024

Massimo Stano oro nella 35 km di marcia ai Mondiali di altetica 2022

Primo campione del mondo nella storia su questa distanza. Seconda medaglia azzurra dopo il bronzo della Vallortigara nel salto in alto

Massimo Stano vince l'oro a Eugene (Ansa)

Massimo Stano vince l'oro a Eugene (Ansa)

Roma, 24 luglio 2022 - Prima medaglia d'oro per l'Italia ai Mondiali di atletica 2022 in corso ad Eugene (Usa). Massimo Stano trionfa nella 35 chilometri di marcia: una distanza inedita, su cui l'azzurro diventa il primo campione del mondo nella storia. E fissa il suo nome nell'albo d'oro in quella che si presenta come nuova frontiera della disciplina. Quella del pugliese è la seconda medaglia dei Mondiali per l'Italia, dopo il bronzo nel salto in alto di Elena Vallortigara.

Il campione olimpico della 20 chilometri a Tokyo ha chiuso una gara sempre nel gruppetto di testa, con uno strappo nell'ultimo chilometro che ha innescato una micidiale fuga in progressione. Stano ha chiuso con il il tempo di 2:23:14.  Battuto il giapponese che partiva da leader mondiale stagionale Masatora Kawano, argento in 2h23:15, bronzo allo svedese Perseus Karlstrom (2h23:44).

Una gara perfetta sotto l'aspetto tecnico ma anche tattico di gestione delle forze. Sulle strade di Eugene, Stano ha scritto una delle pagine più belle dell'atletica azzurra. Il poliziotto pugliese ha 30 anni e viene da Palo del Colle. La spedizione italiana contava su di lui per salvare una rassegna non certo ricca di soddisfazioni.  E Massimo, il marciatore convertito all'Islam per amore, ha risposto presente. Nel 2016 Stano ha sposato l'atleta di origini marocchine Fatima Lotfi. Per poter convolare a nozze, ha abbracciato la fede musulmana. I due hanno avuto una figlia, Sophie.

L'Italia torna sul gradino più alto del podio ai Mondiali all'aperto dopo diciannove anni: tanti ne sono passati dall'oro di Giuseppe Gibilisco nell'asta a Parigi 2003. L'atleta delle Fiamme Oro allenato da Patrizio Parcesepe, mette in bacheca il sesto titolo mondiale per la marcia azzurra dopo quelli di Maurizio Damilano (1987 e 1991) e Michele Didoni (1995) nella 20 km, Anna Rita Sidoti nei 10.000 (1997) e Ivano Brugnetti nella 50 km (1999).

Le parole di Stano

"Ci tenevo a vincere questo mondiale, a dimostrare che Tokyo non è stato un caso e che potevo fare bene anche su una distanza diversa". È raggiante Massimo Stano dopo l'oro di Eugene. "Mi sentivo e nella mia testa non poteva finire che così". Ci ha sempre creduto e si è fatto beffe della pressione, lui sui cui tutti i vertici della Federazione avevano puntato le ultime fiche per salvare la spedizione azzurra. "Sono contento di non aver deluso le aspettative e di aver portato un oro che tutti si aspettavano - aggiunge -, e perché così il movimento della marcia può avere nuova linfa. Una dedica speciale ad Antonella Palmisano, che non ha potuto gareggiare qui ma sono sicuro che sarebbe stata in grado di ripetersi come ho fatto io".