Martedì 23 Aprile 2024

Vuelta 2018, tappa 17. Le pagelle di Angelo Costa

Woods chiude alla perfezione la lunga fuga di giornata. Nibali c’è col cuore e con la testa, un po’ meno con le gambe Vuelta 2018, oggi tappa 18. Orari tv, percorso e favoriti

Vuelta 2018, Michael Woods (Ansa)

Vuelta 2018, Michael Woods (Ansa)

Balcon de Bizkaia (Spagna), 13 settembre 2018 - Michael Woods ha vinto la tappa 17 della Vuelta 2018, la Getxo-Balcón de Bizkaia di 157 km. Il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) ha conservato la maglia rossa di leader della classifica con 25" sullo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar). Ecco le pagelle di Angelo Costa.

Vuelta 2018, oggi tappa 18. Orari tv, percorso e favoriti

10 a Woods. Chiude alla perfezione la lunga e ricca fuga di giornata, tenendo le energie per l’ultimo strappo di una salita terribile. Celebre in gruppo perché ama leggere e scrivere, riesce finalmente a completare il racconto che sognava: la vittoria di tappa in un grande Giro.

9 a Valverde. A 38 anni continua a correre con lo spirito di un ragazzino. Ormai leader unico della sua squadra, onora il ruolo andando a rosicchiare il vantaggio in classifica del leader Yates: otto secondi sono nulla, potrebbero rivelarsi tanti per chi, non avendo nulla da perdere, prova a vincere.

8 a Mas. Dopo l’ottima crono, è ottimo anche nella dura tappa basca: è il segnale che il ragazzo col passare dei giorni cresce anziché calare. Non è solo passivo, prova pure a guadagnare, correndo senza timori: quotato a 41 dai bookmakers come vincitore della Vuelta, è una bella scommessa.

6 a Nibali. Va ancora all’attacco, senza risparmiarsi: avesse una forma migliore, non pagherebbe il conto sulle pendenze cattive del finale. C’è col cuore e con la testa, un po’ meno con le gambe: gli resta molto lavoro da fare, che il mondiale sia una Mission Impossible non lo scopre oggi.

5 a Quintana. Si chiama subito fuori, quando il gruppo dei migliori alza l’andatura: conferma di non avere forza nella gambe, come già detto nei giorni scorsi, e lo ripete ancora, spiegando che il suo attendismo è fisico e non mentale. Voto dieci per l’onestà, ma il risultato resta sotto le attese.