U.S. Open, volata per il titolo

I big, Rory McIlroy e Bryson DeChambeau, si sono portati a ridosso del terzetto al comendo preannunciando una giornata finale tutta da vivere. Azzurri in lotta per il top ten

Rory McIlroy

Rory McIlroy

Terzo giro: L'ultima giornata dello U.S. Open regalerà una lunga volata per la vittoria. Il terzo giorno, moving day, non ha disatteso le aspettative. Tutti i big hanno attaccato dandosi la possibilità di vittoria. Al comando però ci sono tre giocatori, a quota -5: Louis Oosthuizen, Russell Henley e Mackenzie Hughes. Quest'ultimo, canadese, è salito in vetta grazie a un giro in 68 colpi (-3) mentre gli altri due da inizio torneo occupano le prime caselle del leaderboard. I tre hanno un margine di due colpi sugli inseguitori che dovranno mettere pressione e sperare in qualche passo falso.

Rory McIlroy è stato il mattatore del terzo giro che ha concluso in 67 colpi, il migliore di giornata eguagliato da Paul Casey. Il nordirlandese ha recuperato 17 posizioni raggiungendo quota -3. Al suo fianco Bryson DeChambeau che, dopo il giro d'apertura difficoltoso, ha trovato il giusto ritmo sul percorso di Torrey Pines. 69 e 68 i parziali dell'americano che sta compiendo una risalita straordinaria. Ha perso l'occasione di stare con i migliori Jon Rahm dopo che, causa un giro sopra il par, è sceso al sesto posto a -2. Probabilmente sarà inutile la reazione del numero uno al mondo, Dustin Johnson, che è finalmente arrivato "in rosso" nel leaderboard (-1) dopo il giro in 68 colpi. Sembrano però molti i cinque colpi che rende ai leader così come tanti i giocatori che lo precedono in classifica, otto.

Gli azzurri

Francesco Molinari, dopo il secondo giro difficoltoso, è tornato a macinare gioco e score. 69 colpi (-2) la sua carta di sabato e ritorno in par al 14° posto. La top ten è a una solo colpo. Ha perso qualche posizione Guido Migliozzi che, causa il giro in due colpi sopra il par, è sceso al 21° posto. Anche per lui la top ten non è lontana. Ha risalito la classifica, seppur nella parte bassa, Edoardo Molinari. A quota +5 occupa il 45° posto.

Secondo giro: Guido Migliozzi è al decimo posto al termine del secondo giro ed è il migliore tra gli azzurri in campo allo U.S. Open. Partito dalla buca 1 ha realizzato ben otto par nelle buche d’uscita. Questa volta però invece del bogey, nel primo giro alla buca 6, Migliozzi ha realizzato un birdie, alla 3, passando con -1 al giro di boa. Nelle buche di rientro il 24enne vicentino è incappato in due bogey rimediati con altrettanti birdie, alla 15 e alla 18. Con il parziale di un colpo sotto il par, tanta roba sul percorso di Torrey Pines, ha guadagnato 14 posizioni conquistando la top ten.

Giornata difficile per i fratelli Molinari, entrambi autori di un giro in +5. Francesco ha distribuito equamente i sei bogey di giornata tra le prime e seconde nove buche realizzando un solo birdie. Con il totale di +2 è sceso dal terzo al 30° posto. Edoardo ha pagato l’inizio difficile. Partito dalla buca 10 ha registrato un parziale di +5 nelle prime sei buche giocate. Nelle restanti 12 buche ha giocato in par, con un birdie e un bogey. Ha perso 47 posizioni scendendo al 58° posto con +4, ultimo punteggio utile per passare il taglio. La buona notizia è che tutti e tre gli azzurri saranno in campo nel weekend.

Si è portato in vetta alla classifica Richard Bland grazie a un giro in 67 colpi (-4). L’inglese condivide la leadership, con il punteggio totale di -5, con Russell Henley, già leader con -4 dopo il primo giro. È rimasto in alta classifica, al secondo posto, Louis Oosthuizen, che ha concluso in par il secondo giro. È rimasto al quinto posto a due colpi dai leader Jon Rahm, l’indiziato numero uno per la vittoria finale. Al suo fianco Bubba Watson, uno al quale sicuramente la fantasia nel gioco, e la potenza, non mancano.

Sono risaliti prepotentemente, salendo al 13° posto, Bryson DeChambeau e Justin Thomas, entrambi tornati in par grazie al giro in -2. Sopra il par (+1) Rory McIlroy al 21° posto mentre un colpo dietro, in trentesima posizione, Dustin Johnson (71 – 73) e Phil Mickelson, rientrato al taglio grazie a un giro in 69 colpi che gli ha permesso di risalire la graduatoria di ben 60 posizioni.