Londra, 29 maggio 2020 – Alla fine sembra proprio che il Team Ineos sarà al via della Grand Boucle con tre big e un equilibrio precario tutto da trovare. Chris Froome, quattro volte vincitore, Geraint Thomas, vincitore 2018, ed Egan Bernal, campione in carica: la squadra sarà chiamata a stilare una gerarchia, ma ci riuscirà? Il colombiano ha già affermato di puntare al bis e di non voler ricoprire il ruolo di gregario, Thomas punta alla gialla dopo essersi sacrificato l’anno scorso e Froome vuole entrare nella storia con il quinto Tour.
Il team: decideremo
Nelle scorse settimane si era parlato insistentemente di un possibile trasferimento a metà stagione di Chris Froome per ottenere in un’altra squadra il ruolo di capitano indiscusso, ma secondo Cyclingnews i contatti del suo agente con i vari team manager sarebbero stati più che altro esplorativi e senza una reale intenzione di muoversi. Così, è molto probabile che il Team Ineos si ritroverà a prendere il via con tre big e in una situazione inedita. Non sarà semplice, d'altronde nel ciclismo già è molto complicato gestire due possibili capitani, ma alla fine la strada certifica un leader e un gregario, ma farlo con tre appare quasi una missione impossibile. Il team però predica calma e sempre a Cyclingnews ha chiarito la propria posizione in merito: “Ci saranno tre precedenti vincitori e tutti hanno dimostrato di poter capitanare la squadra – fa sapere il Team Ineos tramite un portavoce – Tutti sono incoraggiati a prepararsi nel migliore dei modi per arrivare alla miglior condizione possibile al Tour, da parte nostra una decisione finale sarà presa il più vicino possibile alla competizione e sulla base delle informazioni che avremo sullo stato di forma dei corridori e sulla strategia più adatta alla squadra”. Certo, prima del via si può stilare una gerarchia, ma i corridori l’accetteranno.