Sabato 20 Aprile 2024

Ciclismo, anche l'Italia in lizza per i Mondiali 2020, ma i costi sono alti

La Svizzera ha rinunciato ai Mondiali, l'Uci cerca soluzioni alternative con dislivello simile almeno per le gare in linea maschili e femminili: ipotesi Imola

Imola pronta a candidarsi per i Mondiali 2020 di ciclismo

Imola pronta a candidarsi per i Mondiali 2020 di ciclismo

Bologna, 20 agosto 2020 - E' corsa contro il tempo per trovare una sede alternativa in vista dei Mondiali di ciclismo di fine settembre. Aigle Martigny in Svizzera ha deciso di ritirarsi a causa del Covid e l'Uci è a caccia di nuove località che possano garantire almeno le prove in linea maschili e femminili e un percorso con dislivello simile a quello svizzero, cioè circa 4000 metri. All'estero ci sarebbero già un paio di candidature tra Spagna, Olanda e Austria, ma anche l'Italia deve decidere cosa fare.

Il problema, a circa un mese dai Mondiali, è relativo ai costi. Servono circa 4.5 milioni di euro per organizzare l'evento, una cifra troppo alta per la federciclismo che valuta il da farsi nonostante diverse candidature si siano proposte. C'è la Toscana, ma c'è soprattutto Imola che rivedrà un gran premio di Formula 1 e vuole anche i Mondiali di ciclismo. La struttura dell'autrodromo sarebbe il punto a favore, assieme al sì della regione, ma la federazione dovrà capire i margini di manovra economici per proporre o meno la candidatura. Manca poco tempo, perché in teoria entro agosto l'Uci dovrebbe prendere una decisione. Anche il Friuli e il Piemonte si sono dette pronte all'evento, ma tutto dipenderà dal parere della federazione e del presidente Di Rocco.