Il golf azzurro cerca gloria a Tokyo

Ai Giochi Olimpici Guido Migliozzi e Renato Paratore rappresenteranno l'Italia nel torneo maschile mentre Giulia Molinaro e Lucrezia Colombotto Rosso andranno in cerca di medaglie nel torneo femminile

Guido Migliozzi

Guido Migliozzi

A Rio 2016 ci hanno rappresentato, senza fortuna, Nino Bertasio e Matteo Manassero, subentrato dopo la rinuncia di Chicco Molinari (il campione azzurro aveva rinunciato per problemi di salute del figlio). Molinari non ci sarà nemmeno a Tokyo, stavolta a fermarlo un infortunio alla schiena che lo ha tormentato tutta la stagione. A difendere i colori azzurri, al posto del torinese è stato convocato in extremis Renato Paratore. Con lui Guido Migliozzi, grande protagonista in questa stagione, reduce dal quarto posto allo Us Open, al suo primo major: un esordio a cinque cerchi per entrambi. Doppietta di passa anche al femminile con Giulia Molinaro, 30enne veneta, che a Rio si classificò al 53/o posto e a Tokyo festeggia la sua partecipazione bis: con lei in gara anche Lucrezia Colombotto Rosso, 25 anni torinese, al debutto olimpico. Per l'Italia un poker di campioni.

A Tokyo sarà la quarta apparizione a cinque cerchi per gli uomini, la terza per le donne, la seconda in tempi recenti però. Già perché le prime due partecipazioni del golf alle Olimpiadi risalgono al 1900 e al 1904, tutto in bianco e nero, con una gara al femminile che nell'edizione parigina fu segnata da confusione e pessima organizzazione. Al punto che il primo oro olimpico in rosa del golf, l'americana Margaret Abbott, in gara con sua madre Mary Ives, non seppe mai che quello a cui aveva partecipato era un torneo delle Olimpiadi. Poi dopo un buco ultracentenario il green è tornato ai Giochi quattro anni fa a Rio, incoronando il britannico Justin Rose e la coreana Park In-bee.

A Tokyo per il golf c'è grande attesa, perché a cinque anni di distanza - causa rinvio per la pandemia e lo slittamento dei Giochi al 2021 - il movimento è ulteriormente cresciuto. E se in Brasile era una novità, in Giappone si cerca la sua consacrazione: sullo storico percorso del Kasumigaseki Country Club a darsi battaglia saranno 120 atleti, 60 uomini e 60 donne (visto il field ridotto rispetto ai tornei tradizionali non sarà previsto il taglio).

I primi 15 dell'ordine di merito mondiale accedono automaticamente con un massimo di 4 per Nazione. Il Giappone ha diritto a 2 posti (compresi nel conto dei 120 totali), uno per il torneo maschile ed uno per il torneo femminile. I big gareggeranno dal 29 luglio al 1 agosto, mentre dal 4 al 7 agosto toccherà alle donne. Il campo gara è uno dei più antichi al mondo: a circa 45 km dal centro città (zona nord-ovest) è stato inaugurato nel 1929, ed è diventato subito uno dei più importanti campi del Giappone, il primo a 36 buche. Ha subito un primo restyling nel 1930 dall'ex architetto Charles Hugh Alison e il secondo nel 2016 da Tom Fazio. Che ha ridisegnato un percorso che metterà a dura prova uomini e donne. "Abbiamo avuto 90 anni per prepararci e non vediamo l'ora di mettere in mostra le bellezze di questo campo" le parole di Ryoichi Ohno, responsabile del circolo che ospiterà la super sfida a cinque cerchi.

Che vedrà una bella sfida tra big, nonostante diverse assenze di peso: come quella di Tiger Woods che sognava di coronare l'oro una carriera infinita. Ma il grave incidente in auto ha compromesso tutta la stagione del fuoriclasse americano. Non ci saranno poi i tre principali protagonisti di Rio. Dall'inglese Justin Rose (oro) allo svedese Henrik Stenson (argento), fino all'americano Matt Kuchar (bronzo): nessuno dei tre si è qualificato. Assenti anche Dustin Johnson e Adam Scott, lo spagnolo Sergio Garcia e gli inglesi Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick.